Ghostrunner Recensione – In bilico sul filo di una katana

Versione PC

Ghostrunner Recensione | Gli appassionati del genere cyberpunk ricorderanno il 2020 come l’anno che ha visto il rilascio (si spera) di Cyberpunk 2077. Se è vero che negli ultimi anni CD Projekt RED è stata in grado di attirare a sé l’attenzione dei più, c’è chi ha continuato a guardarsi intorno alla ricerca di un’opera che potesse placare la fame di luci al neon e protesi cibernetiche. L’ultima fatica della software house polacca offrirà senza dubbio un’esperienza indimenticabile, ma il cyberpunk può essere una fonte infinita di opportunità dalla quale attingere per tirar fuori opere di un certo spessore che offrono una diversa prospettiva sul genere.

Partendo dalla letteratura e passando per Blade Runner come primo esempio di esportazione di certe atmosfere e tematiche sul grande schermo, la quasi totalità del panorama utilizza un più o meno lontano futuro distopico come setting narrativo. Il titolo di cui parleremo in questa recensione non si discosta e anzi, si posiziona proprio in modo da apparire come una delle rappresentazioni più pure e prive di contaminazioni del genere cyberpunk. Stiamo parlando di Ghostrunner, action in prima persona realizzato dai ragazzi di One More Level e pubblicato da 505 Games su PS4, Xbox One, PC (tramite Steam, Epic e GOG) e Nintendo Switch. Affilate la katana e sciogliete i cyber-muscoli, la scalata più adrenalinica e brutale di sempre vi attende alle porte di Dharma City.

Vi avevamo già parlato di Ghostrunner nella nostra anteprima sulla versione demo. All’epoca eravamo rimasti decisamente soddisfatti, anche se mai avremmo potuto aspettarci che la versione di prova (breve ma già ricca di contenuti) contenesse solo una misera parte del gioco completo; il prodotto era già piuttosto solido anche con quei pochi e basilari elementi di gameplay. Superate le fasi iniziali, già viste e provate in precedenza, potete immaginare la nostra sorpresa nello scoprire che il nostro cyber-ninja nascondesse molto di più di una semplice quanto distruttiva katana. Potenti onde d’urto scaturite dal vibrare dei nostri circuiti e complesse capacità di hacking per controllare i nostri nemici sono solo alcune delle abilità che sbloccheremo nel corso della storia, ma di questo così come del peculiare sistema di potenziamento, avremo modo di parlare più avanti.

Per cominciare è bene fare le dovute presentazioni; Ghostrunner si ambienta in un futuro non meglio precisato, nel quale il mondo è stato scosso da un cataclisma e l’umanità ha trovato rifugio nelle mura della Dharma Tower, imponente struttura che ospita gli ultimi superstiti della razza umana. Noi saremo chiamati ad interpretare un membro dell’ordine dei Ghostrunner, un gruppo di soldati con il compito di proteggere un individuo noto come “Architetto” che una volta era a capo dell’intera struttura. C’è solo un problema, l’Architetto è morto e noi, malridotti e privi di ricordi, siamo tutto ciò che rimane del nostro ordine. Con la Dharma Tower attualmente governata dalla crudele Maestra di Chiavi; un’Intelligenza Artificiale che fa le veci dell’ex leader della struttura avrà il compito di guidarci fino alla sommità della torre per riportare l’ordine nella società.

Ghostrunner

Le premesse narrative non sono certo da lasciare in secondo piano e anzi, lo sviluppo della storia e l’alternarsi tra mondo corporeo e cyberspazio è un espediente narrativo interessante, ma in fin dei conti l’esperienza ruota tutta intorno al gameplay. Non che questo sia un problema, ma se decidete di approcciarvi al titolo, non aspettatevi di poter staccare le mani dal controller per ascoltare qualche dialogo o ammirare delle cutscene; dovrete saltare, combattere e schivare senza sosta. Tornando al gameplay, Ghostrunner attinge a piene mani dalla saga di Mirror’s Edge, ma il nostro ninja si rivelerà decisamente più letale di Faith, passando la maggior parte del suo tempo ad affettare ogni cosa che gli capiterà a tiro. L’intero sistema di gioco si basa su due regole: una struttura a livelli e la morte istantanea, sia per i giocatori che per i nemici (salvo rare eccezioni).

Oltre ai nostri riflessi, a venirci in soccorso è una delle abilità che avremo disponibile fin da subito: ovvero Sensory Boost. Già presentata nella demo, questa capacità speciale dei nostri innesti cibernetici permette di rallentare il tempo a mezz’aria per spostarci in una posizione più favorevole e toglierci da una situazione scomoda. La maggior parte dei nemici utilizzeranno armi a distanza, mentre il nostro arsenale si compone perlopiù di attacchi con l’arma bianca, pertanto ogni movimento andrà calcolato con precisione chirurgica per evitare di incappare in una morte infelice. In più, è presente una sorta di minigioco sempre accessibile; ogni abilità sarà potenziabile attraverso una griglia, limitata nello spazio, dove andare ad incastrare tra loro diversi mattoncini in stile Tetris che potremo scegliere in base al nostro stile di gioco.

 

La componente Trial & Error è notevolmente preponderante.

 

Il level design di ogni area offre una cura maniacale del dettaglio, sia estetico che funzionale. Un abile giocatore potrebbe imparare al volo come sfruttare questo o l’altro elemento del mondo a proprio vantaggio, ma Ghostrunner ci porterà inevitabilmente a morire più e più volte. Va detto chiaramente, si tratta di un titolo che metterà duramente alla prova la nostra pazienza, richiedendo non poca dose di sangue freddo. Potrebbe, infatti, capitare di essere riusciti a districarsi abilmente nella marea di pallottole di fuoco che i nostri avversari ci faranno piovere addosso, per poi venir uccisi istantaneamente da un proiettile vagante sparato dalla più insignificante guardia. Sebbene alla lunga possa diventare frustrante, gli sviluppatori sono venuti incontro anche ai giocatori non “hardcore”, inserendo una quantità a tratti esagerata di checkpoint. Tutto sommato ci troviamo, quindi, di fronte ad un buon bilanciamento del livello di sfida, ma che comprendiamo possa non essere adatto ad un ampia fetta di pubblico.

Ghostrunner

Concludendo l’analisi sul gameplay, vorrei dedicare qualche riga (rigorosamente senza spoiler) alle poche boss fight di Ghostrunner. Durante questi livelli, gli sviluppatori hanno voluto alzare l’asticella della difficoltà, ma soprattutto quella della qualità. Ovviamente qui non varrà la regola dell’uccisione con un colpo, e non solo ci ritroveremo ad affrontare nemici in carne ed ossa (più carne e metallo vista l’ambientazione), ma a dover fare i conti con il mondo di gioco in un complicato ed intenso alternarsi e mischiarsi di combattimento e platforming. Visto il lavoro certosino eseguito su entrambi gli aspetti, non possiamo che complimentarci con la software house per l’eccellente realizzazione.

 

Lasciatevi ammaliare dai panorami dominati da grattacieli e luci al neon.

 

In un titolo dai ritmi frenetici come questo non capita spesso di fermarsi a dare un’occhiata più approfondita al mondo di gioco, ma ci limitiamo a proseguire per la nostra strada e a giudicare l’impatto d’insieme. In fin dei conti, perché fermarsi a guardare cosa passa sul vicino cartellone pubblicitario, quando posso fare strage di corpi meccanici? Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un comparto visivo spaventosamente rifinito anche nei più remoti angoli della mappa, tanto che la mancanza di una modalità foto può quasi trasformarsi in un difetto. Prendetevi qualche momento di pausa, tra una corsa e l’altra, per poter ammirare alcuni scorci mozzafiato, se non potranno essere salvati come immagine digitale, rimarranno sicuramente impressi nella vostra mente.

Ghostrunner

In conclusione, Ghostrunner si è rivelato un prodotto di notevole fattura e ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative. Fin dal suo annuncio, è apparso chiaro come l’esperienza offerta fosse principalmente dedicata agli amanti della sfida ed in particolare agli speedrunner; l’intero scheletro del titolo, sommato alla presenza di una scheda riepilogativa contenente le nostre statistiche per ogni livello, ne sono una testimonianza. Avendo trovato ampio consenso nel suo target di riferimento, il futuro di questo action game lo vedrà come un nuovo punto di riferimento per gli amanti del genere e capace di regalare una rinvigorente dose di adrenalina anche ad un giocatore più casual.

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