Xbox Series X Recensione: Il futuro è qui

Xbox Series X Recensione | Dopo ben 6 anni d’attesa, il futuro delle console è finalmente a un passo dall’uscita ufficiale. Sony e Microsoft stanno per lanciare le loro ammiraglie con una differenza minima in termini di date. Xbox Series X e S arriveranno nei negozi dal 10 novembre, mentre PlayStation 5 sarà disponibile dal 19 novembre. Uno scarto di solo 9 giorni tra un rilascio e l’altro che sicuramente farà innalzare l’asticella della tensione e dell’attesa tanto quanto quella dell’entusiasmo dei fan, sia per una piattaforma che per l’altra, o per entrambe! In questo articolo ci soffermeremo maggiormente sulla console di casa Microsoft, che abbiamo avuto il piacere di provare in anteprima. Come cambierà Microsoft con la nona generazione? Scopriamolo insieme.

Xbox Series X l’abbiamo potuta vedere su schermo sin da dicembre scorso tramite una World Premiere presente ai The Game Awards 2019. Tra un premio e l’altro, insieme a qualche nuovo trailer per titoli next-gen, abbiamo avuto il piacere di dare un’occhiata a quello che poi è stato chiamato il “minifrigo” di Microsoft. Ma questo tipo di design è stato solo una trovata di marketing o serviva a rendere la console più performante e migliorare il raffreddamento della struttura? Diciamo entrambe. Questo perché, oltre ai vari meme e video reaction che sono usciti online, non possiamo far altro, ora che l’abbiamo davanti, che constatare come questo design… funziona! È un tipo di forma minimal che rende Xbox Series X un vero e proprio monolite, che si innalza dal nostro tavolino di casa e si fonde perfettamente con l’ambiente circostante. Una di quelle console che – insieme a esempi come la recente PlayStation 4 – potranno essere sistemate in qualsiasi salone e farsi notare senza mai risultare fuori luogo; un successo.

Il nuovo design di Xbox Series X aveva confuso parecchi fan, ma alla fine funziona ed è appagante a livello visivo.

Non è un design futuristico o complesso, ma qualcosa di semplice da ricordare. Qualcosa che resta nella mente del fruitore e che somiglia a varie strutture che già conosciamo. Lo stile moderno delle ultime abitazioni, l’architettura contemporanea e la decisione di farla funzionare più verticalmente che orizzontalmente, trasformano Xbox Series X in un perfetto oggetto di scena per il nostro soggiorno. Un soggiorno più maturo e solido. Ricordando, quindi, la forma dei classici tower per PC fissi di Microsoft, Xbox si allontana ancora di più dalla definizione di console da “gioco” e diventa uno strumento estetico e funzionale al suo utilizzo, con cui non bisogna per forza solo giocare. Con tutti i servizi appositamente pensati sin da Xbox 360, Microsoft fa della libertà del fruitore il suo cavallo di battaglia. Con una libertà che si rispecchia nelle sue ben pensate esclusive, che servono anche a ricordare ciò che i giocatori hanno alla base, Xbox Series X parte con il piede giusto, ma è solo l’inizio.

Xbox Series X Recensione

Osservando la confezione, molto più piccola rispetto alle nostre aspettative, si può già intuire dove entrambe le aziende stiano cercando di muoversi. Sony lascia il nero, che l’ha accompagnata per ben 3 generazioni, per abbracciare il bianco: chiaro, moderno e luminoso. Ovviamente, sempre delineato dalla classica luce blu, iconica per PlayStation. Mentre Microsoft fa il contrario. Abbandonando il color latte di 360, resta su un tono più cupo e sensuale: il nero. Già apprezzato con Xbox One, torna anche in Series X con l’unica differenza che adesso anche il verde ha più spazio per mostrarsi. Una scelta che, sia nella console che nella confezione, viene amplificata tramite un design semplice e pulito, con la decisione di rimanere, almeno per il fronte, con solo 3 colori principali. In questo modo, l’occhio si riposa e viene colpito e sopraffatto solo dal verde Xbox, che qui ha un ruolo principale rispetto al passato.

La confezione di Xbox Series X mette in primo piano la console e il logo di Microsoft per quanto riguarda il fronte. Lasciando tutte le specifiche sugli altri lati.

Con un primo piano sulla punta della console, in una prospettiva che mostra i vari fori alla sua base, la confezione di Xbox Series X impressiona l’occhio con un gioco di colori, permettendo di perderci nel suo cerchio verde. Infatti, una volta posizionata in verticale, questa superficie leggermente concava garantisce uno strano effetto visivo tramite i fori di areazione e la verniciatura ai loro lati, fingendo un cerchio verde al centro di Xbox Series X. Possiamo leggere facilmente il nome della console tramite i suoi due loghi principali e, in basso a destra, è anche presente una prima infarinatura delle specifiche tecniche. Passando ai lati, dove su uno è presente ciò che troveremo nella scatola; mentre dall’altra parte riceviamo una seconda e più corposa trascrizione delle caratteristiche principali.

Xbox Series X Recensione

Lasciando spazio all’occhio, la scatola ci permette di avere chiare le prestazioni e i dettagli principali di Xbox Series X, senza intaccare design o immagini.

Nel retro troviamo invece un bel primo piano di una delle esclusive più attese dai fan: Halo Infinite. Master Chief guarda un’orizzonte montuoso, mentre sotto di lui troviamo le informazioni più importanti che dovremmo tenere a mente. Per prima cosa la velocità e la potenza di Xbox Series X vengono ribadite tramite un piccolo paragrafo sulla sua architettura, studiata per mantenere ottimali le sue attività nel più totale silenzio. Come spiegheremo successivamente in questo articolo, la prima impressione che abbiamo avuto sulla nuova console è la perfetta silenziosità durante le sue prestazioni, anche quando queste vengono messe a dura prova aprendo più e più titoli in contemporanea. Gli ultimi due testi della confezione interessano invece la retrocompatibilità che confermano di poter provare anche i giochi delle precedenti generazioni, oltre al notorio Game Pass. Quest’ultimo ricorda che sono presenti 100 titoli con accesso illimitato; ovviamente il servizio viene venduto separatamente rispetto alla piattaforma.

Passando ora alla struttura di Xbox Series X, ciò che immediatamente salta all’occhio è la forma. Un rettangolo con base quadrangolare che si innalza verticalmente. Rispetto al passato, infatti, entrambe le prossime console next-gen giocano maggiormente sull’altezza rispetto all’orizzontalità. Xbox Series X è pensata per restare in piedi, come un faro in mezzo alla tempesta. Questo perché, nonostante abbia dei piedini di lato e possegga persino il logo per riconoscerla orizzontalmente, non ha lo stesso impatto visivo ed estetico che possiede verticalmente. Un fattore voluto, che viene incrementato anche dalla luce di accensione. Che voi la preferiate in un modo o nell’altro è una scelta puramente soggettiva, anche considerando che l’impianto di aerazione non viene intaccato e procede spedito mentre si provano e avviano più e più titoli.

Xbox Series X Recensione

Questo particolare sulla posizione da adottare con Xbox Series X risulta ancora più importante nella decisione di osservare il gioco di prospettiva con il cerchio verde, in verticale, oppure perderlo totalmente una volta posta la console in orizzontale. È un male non vederlo? No. Ne risente l’estetica? A detta nostra, assolutamente sì! Scendendo, invece, verso il basso abbiamo il classico pulsante dedicato alla connessione per i dispositivi wireless, come il controller, e la fessura per i dischi: una sottile linea che si perde nel monolite nero, garantendo uno stacco dalla superficie porosa che dona un momento di pausa all’occhio, facendolo riposare da tutto il resto perfettamente liscio e compatto. Ultima, ma non di rilievo, è la porta USB di lato, utile quando serve e ottima sempre per lo stesso discorso di design.

L’importanza del raffreddamento di Xbox Series X torna anche sul retro, che resta affine al design della base forata e della fessura per l’inserimento dei dischi.

Come già anticipato, i lati di Xbox Series X sono composti da dei piedini per quanto riguarda un lato e il secondo logo per quanto riguarda l’altro. Il retro, invece, più complesso e meno estetico, riflette le varie utilità della console. Sopra è presente una fessura, grande quasi quanto un mignolo di bambino, che permette all’aria di fuoriuscire. Semplice, efficace e delicata. Infine, al di sotto troviamo tutto ciò che concerne i cavi. C’è una porta Ethernet, due dedicate per l’USB, l’HDMI, una per il cavo d’alimentazione e una per la memoria d’espansione.

Xbox Series X Recensione

È tempo di parlare del controller, che alcuni avranno maliziosamente ripudiato come poco innovativo e originale. Dopo un’attenta analisi, sia della console che dell’interfaccia user, di cui parleremo a breve, ci sentiamo di confutare questa teoria sulla ripetitività. Microsoft non è la prima azienda ad abbracciare una tradizione che è già stata rodata e ottimata durante le generazioni scorse. Quindi, a detta nostra, cela questo messaggio: se funziona, perché cambiarlo? Le differenze che avevano reso il controller persino più comodo e funzionale della controparte per PlayStation tornato a farsi sentire, sempre nel modo giusto. Il nuovo pad ha piccole novità che riescono a renderlo ancora più ottimale del precedente e, nonostante le somiglianze, il controller di Xbox Series X riesce a distinguersi sia per la qualità del materiale che per un design rifinito alla perfezione.

La luce con il solito logo di Xbox è presente anche qui, sempre al centro e pronta a riferirci se le batterie sono cariche e se siamo connessi alla console. Stavolta non abbiamo uno stacco di materiale che definisce la forma dell’area riservata al tasto: è semplicemente posto sopra tutti, nell’insieme del materiale opaco con cui è rivestito il pad. Oltre ai due classici pulsanti per le impostazioni primarie, già visti e conosciuti ormai da tutti, c’è la new entry di questa generazione firmata Microsoft: il tasto Share. Questa piccola aggiunta ci consentirà di scattare degli screenshot durante le partite e attivare automaticamente le registrazioni. Registrazioni che, ad oggi, restano comunque di una lunghezza massima di 2 minuti senza l’utilizzo di HDD esterni.

Xbox Series X Controller

Un controller familiare che migliora e perfeziona quello precedente, risultando ancora più funzionale e comodo.

La ruvidità torna in molte zone del controller di Xbox Series X, più o meno tangibili. Alcune di queste, dedicate ai palmi, sono granulose, anticipando quella che era una delle maggiori preoccupazioni dei fruitori in passato: la sudorazione e il seguente deterioramento dei materiali. Il controller dev’essere, infatti, ben pensato e strutturato in base ad ogni necessità o problematica. E nel caso di Xbox Series X è stato incamerato, sviluppato e curato alla perfezione da Microsoft.

È tempo di parlare di uno tra gli elementi più essenziali di ogni console che si rispetti, artefice di eventuali rallentamenti delle console e di meme straordinari: la UI (user interface). Qualcosa che, quindi, è molto cara a noi giocatori e che necessita di una cura minuziosa e di un’analisi dei font, delle immagini, della disposizione delle icone, in modo tale che tutto funzioni per garantire quella sensazione che si ha quando si torna a casa. Un vero e proprio biglietto da visita che, più della confezione e della console in sé, ci presenta il futuro e tutto quello che ci potremmo aspettare per i prossimi anni, fino alla generazione successiva.

Xbox Series X grida: squadra che vince non si cambia!

Anche qui, come per il controller, il messaggio del la nuova interfaccia è sempre lo stesso. Se il controller necessitava di poche aggiunte per spiccare e rispecchiare la tradizione e senso di familiarità, il menu di Xbox Series X appare molto simile a quello di One, ma non lasciatevi ingannare! L’ordine dei menu, di ogni sottomenu e dei vari riquadri per entrare nel gioco sono stati evidenziati e ridisposti in modo tale da donare un nuovo senso di ordine e pulizia all’intera interfaccia della console. Adesso navigare su Xbox Series X, oltre a sembrare un impegno più leggero sull’hardware della console – che non rallenterà mai durante i nostri spostamenti – diventa un’esperienza finalmente piacevole e guidata.

Anche l’UI è finalmente next-gen.

Come già accaduto in passato, a differenza delle altre console, Xbox Series X ricorda più una pagina web che funziona verticalmente, proprio come la console stessa. Ogni zona è segnalata dal font tipico che ne descrive la funzionalità. È possibile aggiungere i propri giochi preferiti nella Home per gustare un loro sfondo mentre si scorre tra le varie novità, le ultime dalla Community e gli Obiettivi da sbloccare. Al di sotto dei vari titoli è presente infine la sezione inerente al Game Pass, allo Store e ad altre ancora che arricchiscono le funzionalità multimediali della console. Niente che non si sia già visto su Xbox One X, ma adesso la differenza è talmente evidente da averci lasciato stupefatti. C’è poco da dire, se non che anche l’UI è finalmente next-gen.

E le prestazioni? Partendo dal presupposto che i titoli next-gen non sono ancora disponibili e che la nostra analisi e opinione si basa unicamente su giochi presenti nel catalogo di Game Pass, non ancora ottimizzati, c’è ovviamente un bel po’ da dire. In primis, non possiamo far altro che ribadire che gli aggiornamenti che Microsoft sta lanciando per Xbox Series X concernono anche l’ambito interattivo e ludico. La confezione ci ricorda inoltre che solo i titoli ottimizzati a 120 fps in 4K raggiungeranno tali prestazioni, quindi il cerchio si stringe ulteriormente. L’esperienza, con un televisore di tale risoluzione e con cavalli da battaglia del calibro di Forza Motorsport 7, Monster Hunter World, DOOM Eternal o The Witcher 3: Wild Hunt, è immersiva e di alto livello. C’è anche da aggiungere che i tempi per il Quick Resume e dei caricamenti in game ci hanno davvero impressionato. Si parla di uno o due battiti di ciglio per caricare un’area di DOOM, anche dopo la chiusura del gioco, e di qualche altra manciata per il resto dei giochi.

Il Quick Resume di Xbox Series X è un’ottima introduzione che non affatica la console e dona al giocatore una libertà senza pari.

Ma la vera novità a cui adesso puntiamo i riflettori e che va davvero elogiata è la possibilità aggiunta di aprire più giochi e passare da uno all’altro senza chiuderne l’esecuzione. Date il benvenuto al Quick Resume! Serve davvero a qualcosa? A meno che non cambiate idea molto facilmente, la risposta è no. Ma, in caso aveste ricevuto l’invito di un amico per giocare a qualcos’altro e foste occupati in altre mansioni con un differente titolo, in quel caso il Quick Resume è comodo e semplice. Se pensate poi che, ad oggi, per passare da un The Witcher 3: Wild Hunt a un DOOM Eternal di turno ci vogliono solo circa 10/15 secondi, l’entusiasmo sale ancora di più. E questi tempi restano quasi invariati, toccando lievemente i 20 secondi, quando se ne aprono anche altri in contemporanea. Ma in tutto ciò Xbox Series X come risponde? Tranquilli, regge tutto. Ed è silenziosa? Assolutamente sì!

Xbox Series X Recensione

Cos’altro dire di Xbox Series X? La nuova console, insieme alla sua piccola compagna Series S, avranno ben 100 titoli disponibili su Xbox Game Pass Ultimate. Giochi del calibro di Assassin’s Creed Valhalla, Watch Dogs Legion, Yakuza: Like a Dragon e persino lo stesso Cyberpunk 2077, ora rinviato al 10 dicembre, sbarcheranno nella next-gen con un’ottimizzazione studiata ad hoc per girare a 120 fps in 4K, con annessi Smart Delivery, Xbox Velocity Architecture e Quick Resume. Non parlando poi dei giochi che lo stesso servizio disporrà per le varie piattaforme connesse a Microsoft, quindi anche PC e Android, con vari sconti e offerte. Inoltre, i membri di Xbox Game Pass Ultimate otterranno anche un abbonamento a EA Play senza costi aggiuntivi. Questo include più di 60 titoli per console e PC di Electronic Arts come FIFA 20, Star Wars Battlefront II, Titanfall 2 e Need for Speed Heat. Ma non solo. Saranno presenti anche Battlefield, Mass Effect e The Sims.

In conclusione… Xbox Series X ci ha conquistato! È una perfetta fusione tra design estetico e tecnologia all’avanguardia. Veloce, silenziosa e performante, si sposerà perfettamente con il soggiorno o la camera della maggior parte dei giocatori, mentre il costo della console viene altamente giustificato da un tipo di esperienza superiore all’investimento richiesto, con decine di titoli ottimizzati che – e qui confidiamo nel lavoro di Microsoft – continueranno sicuramente ad aggiungersi nella libreria di giochi di Xbox Series X. In ogni caso, se siete dei giocatori appassionati e che pretendono di assaporare l’intera esperienza in 4K (o addirittura 8K!), Xbox Series X è quello che fa per voi. Per tutti gli altri, per chi magari non gioca così assiduamente e per chi non pretende le altissime prestazioni già elencate, l’idea che ci sia anche una versione depotenziata ma comunque valida, ossia Xbox Series S, resta un ottimo compromesso.

Recensione a cura di Giorgia Peschiolini (Editor-in-Chief) e Valerio Kohler (Deputy Editor).

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