Kena Bridge of Spirits Anteprima | Il futuro è letteralmente alle porte: con l’arrivo imminente della PlayStation 5 si apre un mondo di possibilità per ogni genere e tipologia di gioco tra cui, ovviamente, anche quello fantasy. È decisamente un’enorme impresa quella di riuscire a costruire in via digitale un mondo o un ambiente che vada a simulare l’incredibile fantasia che un bambino può avere tra mille stimoli, idee e pensieri. Del resto come si può replicare la serie di ragionamenti, anche strampalati, che permettono ai più giovani di creare mondi astratti in cui la logica lascia spazio all’istinto e alla ricerca del divertimento più puro? Una sfida che il team di Ember Lab cerca di sormontare proponendo Kena Bridge of Spirits: un action-adventure game dai forti connotati magici, previsto per fine 2020 per PlayStation 5, PlayStation 4 e PC. Il trailer, che vi lasciamo qui sotto per una comoda visione, ha riscosso subito un ottimo successo tra i vari appassionati, che hanno subito elogiato l’eccellente grafica e ambientazione proveniente da dei developer, che ricordiamo essere al loro primo titolo videoludico.
Un grande classico: una foresta incantata
Se si pensa alle favole, quali ambienti vengono in mente per primi? Sicuramente tra questi vi sarà il bosco incantato ricco di spiritelli, fate, gnomi e quant’altro. Ecco in che sorta di scenario i giocatori verranno introdotti tramite quest’opera che. Guardando il trailer, Kena Bridge of Spirits potrà veramente vantare un’estetica e una scelta di art direction che richiama, tramite colori vivi, animati e sgargianti, una sensazione di vita e di ignoto nelle varie forme che confanno la foresta. Catturano subito l’attenzione i “Rot”, ovvero queste misteriose creaturine nere che accompagneranno la protagonista Kena per aiutarla durante il suo viaggio verso un tempio sacro nascosto tra le montagne. Il motivo di questa ricerca ci è ancora sconosciuto, sappiamo solamente che la civiltà della giovane druida è misteriosamente scomparsa lasciando il villaggio arboreo abbandonato. I vari spiriti che abitano la foresta sono stati, inoltre, corrotti e costituiscono un effettivo pericolo per tutta la natura. Dalle verdeggianti pianure si passerà, quindi, a radure cerulee e maledette in cui il rosso e il nero saranno i colori predominanti. Un dualismo che dovremo risolvere interagendo con dei cristalli che potranno riportare la natura al suo stato originario. Un iter per risanare l’intero ecosistema in cui saremo chiamati ad esplorare un mondo allo stremo delle proprie forze, la cui bellezza potrà trasparire facilmente grazie allo splendo motore grafico che si esprime al massimo della propria bellezza su un hardware come quello di PlayStation 5.
Una natura bella ma ferale
Non bisogna scordarsi che Kena Bridge of Spirits tocca il genere action, pertanto vi saranno scontri contro le diverse creature corrotte che troveremo lungo il cammino: spiriti intrisi di magia che potranno assumere diverse forme decisamente pericolose. Nel video possiamo vedere come la giovane Kena sia capace di difendersi in più modi: correndo, schivando e anche creando degli scudi di magia capaci di deflettere temporaneamente i colpi (il parry). Il combattimento rimane però un’incognita: chiaramente si tratta di un sistema in terza persona in cui potremo usare la magia in diversi modi, come scoccare frecce arcane capaci di penetrare le difese del nemico. Anche i Rot saranno utilizzabili in battaglia, e in base a quanti e quali avremo reclutato si potrà disporre di diverse abilità e power up, ovviamente ancora da scoprire. Ciò che ha sorpreso noi di VMAG è stata la brutalità con cui questi scontri sono stati illustrati. Il contrasto tra la sezione di esplorazione e la battaglia è netto ed evidente. I mostri tenteranno di uccidere la giovane maga e, data l’entità dei colpi sferrati potrebbero generarsi scene di violenza, creando un piacevole attrito con tutta la dolcezza finora scoperta. Il contrasto è sempre un ottimo strumento per evidenziare le singolarità delle due parti, ed Ember Lab pare aver centrato il segno almeno in questo. Ovviamente ci sarà da vedere quanti e quali strumenti saranno a nostra disposizione per dirigere le battaglie, descritte come veloci e dinamiche.
La speranza nella rinascita
Il fantasy, si sa, è un genere trito e ritrito in più forme, ergo è molto facile per un videogioco di questo tipo finire per essere riduttivo, generico o semplicemente incapace di emergere tra i vari competitor ed offerte. Ambientare una storia in una foresta incantata nel 2020 è una mossa rischiosa. Ma, vedendo quanto finora è stato prodotto, potrebbe decisamente valere la pena dare fiducia a Kena Bridge of Spirits, che propone un grande classico in una maniera così pura e semplice da sembrare veramente una rinascita del genere in chiave moderna.
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