The Last Dance – Anteprima episodio 9

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The Last Dance – Anteprima episodio 9 | Ebbene sì. Purtroppo siamo arrivati alla fine del leggendario viaggio di Michael Jordan e dei Chicago Bulls. The Last Dance ci ha regalato, senza alcun dubbio, forte emozioni e grandi esempi di vita. Così importanti, da far avvicinare al basket anche un pubblico inesperto del mondo sportivo. Noi di VMAG, abbiamo avuto modo di vedere in anteprima l’episodio 9 della serie. I più attenti si staranno chiedendo come mai manchi all’appello la decima puntata. Non preoccupatevi, da lunedì 18 maggio sarà disponibile in esclusiva su Netflix, insieme a tutte le altre. Ma adesso, entriamo nello specifico nella storia della squadra e vediamo cosa ha in serbo per noi. In passato abbiamo visto approfondimenti su Scottie Pippen, Dennis Rodman e Phil Jackson. Ora invece, la sceneggiatura si è concentrata su un altro giocatore: Steve Kerr.

Steve Kerr è senza dubbio uno dei giocatori cardine dei Chicago Bulls. È stato così abile e determinato, da lasciare un segno indelebile nella dinastia della squadra, proprio come i suoi compagni sopracitati. Ma nonostante i momenti di difficoltà e duri scontri con il leader Jordan, il suo nome viene ricordato ancora oggi. Che sia a causa della sua personalità, dei miracolosi tiri da tre punti effettuati durante lo scadere del tempo o per aver allenato i Golden State Warriors, la sua nomina è ormai un dato di fatto. Il suo approfondimento non va ad intaccare, come sempre, il protagonista indiscusso della serie: il nostro Michael Jordan. Dimenticate gli scorsi episodi dove si vedeva un tranquillo rookie volenteroso di diventare la prossima star NBA. Questa volta “Air” è davvero furioso, intenzionato a non farsi calpestare dal primo MVP che gli soffia via il titolo dalle mani.

 

Michael Jordan è più determinato che mai, ma qualcosa gli impedirà di brillare per un po’.

 

Ben presto, l’intero team si troverà a fronteggiare due nuove temibili squadre: gli Utah Jazz e gli Indiana Pacers. Queste due pericolose minacce, hanno come obiettivo principale quello di buttare fuori i pluripremiati Bulls e di dimostrare che Jordan non può essere l’unico “man of the match” del panorama americano. La spavalderia e la troppa sicurezza si dimostrano quasi sempre un pessimo comportamento, soprattutto se nei paraggi c’è un campione pronto a difendere i suoi titoli. Questo nono episodio ci ha dato modo di scoprire una nuova sfaccettatura del comportamento di Michael, che dall’inizio si era dimostrato sobrio e coscienzioso. D’altronde rimane un essere umano e non sempre possiamo resistere ad estenuanti ritmi e provocazioni continue. Le nostre aspettative continuano ad essere appagate a distanza di 8 episodi. Ebbene, possiamo già immaginare come sarà il finale, ma tempo al tempo. In attesa del 18 maggio, vi suggeriamo, se non l’aveste ancora fatto, di recuperare tutte le vecchie anteprime. Buona lettura!