Ion Fury Recensione – Nato dalle ceneri di Duke Nukem

Versione PlayStation 4

Ion Fury Recensione | Per tutti gli appassionati degli FPS vecchio stile, potrebbe essere un gran giorno. Il team di Voidpoint LLC ci ha concesso, finalmente, l’atteso prequel di Bombshell: Ion Fury. Ripercorrendo le orme di quello che è stato Duke Nukem 3D, il nuovo progetto di 3D Realms ha come scopo (oltre a quello di farci sentire vecchi), di fare un tuffo nel passato. Lo stile artistico adottato, insieme alle colonne sonore e i numerosi riferimenti a titoli retro, avranno un irrimediabile effetto nostalgia sui giocatori con più anni di esperienza. Debuttando oggi su PlayStation 4, Nintendo Switch e Xbox One, anche gli utenti console potranno cimentarsi in una delle avventure più adrenaliniche e splatter dell’ultimo periodo. Pronti a sconfiggere il temibile dottor Jadus Heskel?

Dopo aver assistito ai crediti di apertura (e aver comodamente letto la trama dal menù principale), vi ritroverete da subito all’interno di un palazzo, con l’unico obiettivo di sopravvivere. Il mondo di gioco, composto da ostilità di ogni tipo, farà del tutto per vedervi cadere in ginocchio. Ma con un roster ricco di armi e una giusta dose di ingegno, non avrete problemi a farvi strada tra teste mozzate e fastidiosi ragni che vi punzecchieranno e non poco. Con la possibilità di scegliere tra ben 4 difficoltà differenti, Ion Fury tenta di aprire le porte ad ogni tipo di videogiocatore, sebbene l’elemento sfida sia abbastanza accentuato. Dunque, non pensate di selezionare la modalità più facile e di godervi una passeggiatina tra distretti cittadini in rovina: le avversità saranno tante! Una volta ripulita la zona e fatta razzia di ogni tipo di scorta e munizioni, sarete liberi di godervi il panorama.

 

Ion Fury è uno spettacolo per gli occhi, soprattutto se si è fan del retro gaming.

 

Da una discoteca desolata fino ad un campo da baseball, il passo è breve. Ion Fury mette a disposizione ogni tipo di ambientazione, curata nel dettaglio e colma di riferimenti. Grazie a poster, cartelloni pubblicitari e distributori di bevande, vi sentirete meno in pericolo, se riuscirete a concentrarvi sulle loro grafiche stravaganti e colorate. Tutto ciò è stato costruito magistralmente all’interno di un level design spazioso e complesso, che viene riassunto all’interno di una comoda mappa, disponibile in due versioni. Premendo, infatti, il touch-pad del vostro controller, potrete vedere la vostra posizione e organizzare i prossimi spostamenti da compiere. Ma non siate frettolosi: ci saranno numerosi segreti da dover trovare! Inoltre, se sarete in fin di vita o semplicemente affamati, contate pure su tranci di pizza o bibite sparse qua e là per le strade: questi oggetti ripristineranno la salute, facendovi sentire appagati.

Passerete molto tempo ad ammirare le ambientazioni: vero e proprio tributo agli anni ’80.

I numerosi dettagli inseriti all’interno del titolo, vanno a sancire la volontà degli sviluppatori di creare un’opera artisticamente complessa. Tutto appare godibile e ben strutturato, comprese le tracce musicali nel sottofondo. Infatti, tra una sparatoria e l’altra, sentirete numerosi assoli di chitarra e adrenalinici brani che vi fomenteranno a sufficienza. E come ogni FPS che si rispetti, la protagonista di Ion Fury è determinata e pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Carismatica e soddisfatta promotrice di un linguaggio scurrile, rispecchia perfettamente quello che ai tempi era Duke Nukem. Con battute ad effetto e spietate frecciatine contro i nemici, vi sentirete in costante compagnia. E grazie all’indicatore della salute in basso a sinistra, vedrete che ogni danno ricevuto andrà ad intaccare il volto del vostro personaggio. Così facendo, darete il massimo per non rovinare il suo aspetto… si spera almeno.

 

La protagonista si chiama Shelly “Bombshell” Harrison e nessuno potrà fermarla!

 

Se ne avrete abbastanza di utilizzare l’immancabile Revolver iniziale, potrete passare tranquillamente ad armi automatiche, manganelli elettrificati o bombe a mano. L’esperienza di Shelly con gli esplosivi non è di certo un mistero e saranno in molti a cadere vittima dei suoi “giocattolini“. Gli stessi nemici che, sparsi qua e là per l’area, vi daranno continuamente del filo da torcere. Questa condizione vi permetterà di esplorare i vari livelli in diversi modi, senza restrizioni o limiti. Che vogliate utilizzare un approccio frenetico, saltando per le strutture, o fare lunghe soste dietro ai ripari, compiendo uccisioni da lontano, tutto è concesso. La verticalità del level design vi garantirà, inoltre, di avere un certo vantaggio sui vostri nemici, anch’essi ben posizionati e intenti a cambiare strategia per eliminarvi.

Ebbene sì, potrete vedere il vostro riflesso negli specchi!

Ion Fury è ufficialmente una rivendicazione di un passato che non ternerà più, con una protagonista femminile capace di riportare alla memoria un Duke Nukem ormai in pensione da molto tempo. Se anche voi avete il desiderio di vivere un’avventura ormai fuori dal comune e di scoprire un mondo distopico, dominato dal dottor Jadus Heskel, allora avete trovato il titolo giusto. Questa perla che arriva direttamente dagli anni ’80 non deve essere sottovalutata, soprattutto se siete videogiocatori abituati ad opere moderne, senza quel pizzico di personalità che solo l’industria vecchia scuola dava la possibilità di avere.