Ebbene sì, l’ho detto: siamo tutti un po’ roditori. Con questa affermazione non voglio di certo urtare la sensibilità di nessuno, ma ci terrei semplicemente ad evidenziare la realtà dei fatti. Viviamo in un periodo storico molto particolare e ostile, per diversi motivi. Non mi riferisco al magnate di turno in procinto di acquistare un razzo supersonico, né tantomeno alla pandemia globale che vive, in queste ore, proprio tra noi. L’argomento che vorrei affrontare oggi è uno dei più ostici, se non il peggiore che si possa discutere in pubblico o tra un gruppo di amici: i pregiudizi. Ebbene, tenterò di fare alcune analogie con uno dei film Disney Pixar, a mio parere, più belli di sempre: Ratatouille. E sì, non preoccupatevi: alla fine troverete la morale!
Partendo dal fatto che Ratatouille sia un film del 2007 (come vola il tempo), è incredibile pensare come sia riuscito a mantenersi così vivo e affascinante negli anni. Non che i suoi colleghi animati non l’abbiano fatto, ma l’opera di Brad Bird è un’altra storia. Potrebbe essere definito come l’eccellenza della fotografia dell’animazione. Le sue tonalità calde e familiari, si sposano perfettamente con un protagonista troppo audace e determinato per il mondo che lo ospita. Remy, il simpatico topolino che ha fatto innamorare milioni di fan (me compreso) ha da sempre concesso una speranza in più a tutti quelli che un sogno ce l’hanno, ma non riescono a concretizzarlo. E, tra un tetto e l’altro di Parigi, ecco che l’aspirante chef si prepara ad una delle avventure più emozionanti di sempre.
Il giovane Remy ne avrà di strada da fare, ma la sua natura gli andrà quasi sempre contro.
Ma in una società colma di schemi e pregiudizi, secondo voi, un topo, come potrebbe far sentire la sua voce o meglio, il suo squittio? La risposta è molto semplice: non può. Senza prenderci in giro, le persone non potrebbero mai accettare di gustare un raffinato piatto francese cucinato da un ratto. Perché è così che vengono definiti quelli come Remy: spregevoli, ripugnanti ratti che vivono nel sottosuolo, a mangiare chissà cosa. Ma non temete, ognuno di noi ha un “angelo custode”. Potrebbe essere definito così qualcuno che si sappia prendere cura di noi senza considerare la nostra forma, natura, colore o aspetto. Detto ciò, date un caloroso benvenuto ad Alfredo Linguini, il primo uomo ad aver dato fiducia ad un topo. Mi rendo conto che potrebbe far sorridere come cosa, ma la sua benevolenza ha segnato una svolta significativa…
Come dimostrato all’interno di Ratatouille in modo semplice ed efficace, molto spesso basta dare una piccola possibilità a qualcuno e questo può stupirci. Ognuno di noi ha delle potenzialità o abilità nascoste, ma non sempre queste riescono a palesarsi senza l’aiuto di una figura amica. In determinati momenti della vita, una spalla su cui contare può rivelarsi fondamentale, capace di cambiare le sorti del nostro destino. In questo caso, il coraggioso Linguini non si è soffermato alle semplici apparenze, ma è andato oltre a quegli occhioni scuri e a quel pelo blu, per conoscere la futura chiave del suo successo. I più maliziosi penseranno che sia stata una mossa per non essere sbattuto fuori dal ristorante di Gusteau. E, sebbene questi abbiano in parte ragione, non è un mistero come si è evoluta la situazione tra loro due.
L’amicizia tra uomo e topo non è poi così impossibile, non trovate?
Ebbene, ciò che ci vuole insegnare questa pellicola, splendidamente raccontata attraverso una regia di Brad Bird con i fiocchi, è oramai palese: ognuno di noi può riuscire ad essere o a fare ciò che vuole. A patto di crederci veramente. Al diavolo i modi o il buon costume. Che siate dei simpatici topolini o uomini paffuti e buffi, o chi più ne ha più ne metta, potete tranquillamente liberare il vostro essere. Non abbiate paura dei pregiudizi o dei commenti altrui: non sono nient’altro che un mezzo per mettervi in difficoltà e strappare i vostri ideali. Certo, ora non possiamo assicurarvi che riuscirete a cucinare con una creatura che vi comanda a mo’ di robot, con ciuffi di capelli tra le zampe, ma se siete determinati al punto giusto otterrete ciò che desiderate.
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