Sonic – Il Film Recensione | Da tempo immemore ormai, l’abbinamento tra il mondo dei videogiochi e quello del cinema non genera rime molto gradevoli. Infatti, tranne qualche rara eccezione, non ci sono state molte trasposizioni cinematografiche degne di questo nome. Con l’arrivo del primo trailer di Sonic, purtroppo, la tradizione si confermava ulteriormente: con un design discutibile, al limite della famigerata “uncanny valley”, Sonic metteva profondamente a disagio nella sua estetica. Incredibilmente però, la Paramount Pictures ha deciso di ascoltare il feedback, per certi versi molto duro, dei numerosi fan del porcospino blu. Con un passo indietro, ha effettivamente totalmente alterato l’aspetto di Sonic per renderlo decisamente più fedele all’originale. Quindi eccoci qui, molti mesi dopo, con un prodotto rinnovato che tenta di penetrare a testa alta nel mondo delle pellicole di successo.
La prima considerazione dobbiamo naturalmente farla su quello che è stato il miglioramento eccezionale del design del nostro eroe: un lavoro eseguito in ritmi decisamente brevi, considerando i tempi di produzione di un’opera del genere. In alcuni punti del film infatti si notano leggere discrepanze tra l’ambiente, i protagonisti umani e quelli digitali. Nulla di grave, in ogni caso, e si può facilmente perdonare considerando il percorso di questa pellicola. Inoltre, siamo convinti che la trama sia stata modificata pesantemente in seguito alle lamentele del pubblico, ma di questo non possiamo parlare senza entrare in un territorio ricco di spoiler! Arriviamo al dunque: dopo circa 2 ore di film, siamo usciti dal cinema soddisfatti, ma non del tutto. Il personaggio di Robotnik talvolta ruba la scena al piccolo ma carismatico Sonic, in un’interpretazione sublime, degna dell’attore di grande calibro che è Jim Carrey. Purtroppo il ritmo della narrazione dipende moltissimo dalla sua performance, con un humour pungente quanto apprezzato. Le sue motivazioni sono assolutamente credibili, mentre quelle del nostro protagonista risultano quasi futili a confronto. Infatti, il forte contrasto tra eroe e antieroe è una goduria perché Jim rende il suo personaggio deliziosamente odioso. La binomio Sonic-Tom (ovvero il poliziotto) è abbastanza coerente e c’è uno sviluppo tipico nel rapporto tra di loro, un classico che non invecchia mai.
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Questo film è in grado di creare un potenziale futuro per quello che potrebbe diventare una vera e propria diramazione del franchise.
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Purtroppo l’assenza di Robotnik nel resto del film produce soltanto un’allegra passeggiata tra amici: l’ufficiale di polizia si ritrova catapultato in una piccola avventura che lo porterà da una città all’altra per dare man forte a Sonic. Egli risulta assolutamente fantastico, con un carattere degno di un bambino leggermente dispettoso ma assolutamente coerente con la sua personalità . La trama non è stellare, ma rimane godibile perché indirizzata alle famiglie, con delle sequenze divertenti e una serie di citazioni che alcuni spettatori sapranno riconoscere con un sorriso. La colonna sonora, inoltre, possiede alcuni riferimenti evidenti al mondo di Sonic che i più nostalgici sapranno individuare senza ombra di dubbio. Il merito principale di questo film, però, è stato il creare un potenziale futuro per quella che potrebbe diventare una vera e propria diramazione del franchise: delle fondamenta più o meno solide per dare la possibilità al mondo di Sonic di espandersi ed evolvere anche al di fuori del cannone videoludico. SEGA ottiene quindi una vittoria con questo film, leggermente amara per via di alcuni errori strutturali che sono però assolutamente perdonabili. Una domanda lecita che bisogna porsi ora è: chi risponderà alla chiamata del nostro eroe blu?
Mamma Nintendo ha intenzione di rispondere a tono con un protagonista tratto dalla sua ricca panoplia di personalità ? Questo film apre infatti le porte ad una serie di possibilità infinite, almeno in teoria: ha dimostrato che il cinema può prendere spunto da un personaggio creato puramente per l’intrattenimento videoludico e creare una pellicola di quasi due ore in cui si concretizza il sogno di ognuno di noi, ovvero quello di vedere evolvere i nostri eroi preferiti in un contesto privo di limiti. Immaginate per un secondo il film di Metal Gear Solid attualmente in produzione, immaginate un film su Mario & Luigi tra gli esseri umani comuni. L’immaginazione è la chiave qui: quest’opera ci offre l’opportunità di far viaggiare la mente con ciò che ha segnato la nostra infanzia. Una bella mossa da parte di SEGA, che dovrà star attenta alla qualità di qualsivoglia progetto futuro per compiere un bel salto di qualità , e instaurare un bel rapporto duraturo tra la propria mascotte e il grande schermo.