Daymare 1998 Recensione

Daymare 1998 Recensione |ย Quello cominciato dai ragazzi italiani di Invader Studios รจ un percorso florido, sicuramente difficile e in aperta competizione con molte altre realizzazioni del genere. Dopo aver iniziato il progetto amatoriale dedicato a Resident Evil 2, la software house romana si รจ trovata in diretto contatto con un colosso qual รจ Capcom per stabilire il loro stesso futuro. Daymare 1998, in tutto ciรฒ, รจ un punto di arrivo e di inizio. La fine di quel lungo tragitto che li ha portati a rilasciare il loro primissimo gioco su Steam, ma anche la partenza verso un avvenire interamente incentrato sullo sviluppo di opere multimediali interattive sempre dal profondo gusto horror, come Alessandro De Bianchi ha confermato in una nostra intervista. Dopo averlo provato prima alla Gamescom 2018 e poi in quella di questโ€™anno, il gioco รจ finalmente pronto, acquistabile sulla piattaforma di Valve e giocabile, sรฌ, nel senso piรน puro della parola. Noi abbiamo avuto modo di recensirlo e di scoprire ogni sua meccanica, dinamica di gameplay, ogni segreto e tutti gli easter egg, perchรฉ i talentuosi membri del team li amano davvero alla follia.

La storia inizia con lโ€™arrivo di un soldato dellโ€™organizzazione H.A.D.E.S. allโ€™interno del centro di ricerca Aegis, in cui รจ scoppiata un’epidemia che ha trasformato tutti gli scienziati e gli addetti ai lavori in zombie assetati di sangue. Nei panni di Liev dovremo quindi infiltrarci sempre piรน in profonditร  nei laboratori per poter recuperare il virus e fuggire. Tuttavia, dopo alcuni colpi di scena a dir poco inaspettati, lโ€™aereo precipiterร  e lโ€™uomo sarร  costretto a cercare rifugio nella cittadina di Keen Sight, omaggio a Raccoon City e anch’essa infestata dai non-morti. Toccherร  poi a Sam, un semplice forest ranger che, durante il suo solito turno notturno, si troverร  a dover tornare subito a casa della sua donna, per fare poi una scoperta angosciante. Infine, lโ€™ultimo personaggio giocabile sarร  il pilota dellโ€™elicottero caduto e compagno del primo, che avrร  il compito di capire cosa sta succedendo e mettere fine al disastro batteriologico che minaccia di imperversare.

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Preparatevi per incredibili colpi di scena, plot twist imprevedibili e una trama sempre accesa e mai ripetitiva in Daymare 1998

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Daymare 1998 รจ quindi un third person shooter in una salsa horror profondamente retrรฒ e ispirata, non a caso, sia a Resident Evil 2 che al quarto capitolo della saga di Capcom. Il gameplay รจ diviso principalmente in due fasi: in alcune dovremo stare attenti a come sfruttare le nostre risorse e i proiettili, mentre in altre potremo divertirci maggiormente a far fuoco sulle teste dei nemici. Quando vestiremo i panni di Sam, che non รจ affatto abituato a premere il grilletto, troveremo molte meno provviste e saremo spesso costretti a fuggire dai mostri piรน grandi piuttosto che a cercare di abbatterli. Anzi, a volte se spareremo su di loro sarร  semplicemente per stordirli quei pochi secondi necessari per scappare. Quando impersoneremo uno dei soldati della H.A.D.E.S., invece, sarร  piรน facile trovare munizioni e caricatori, e quindi saremo piรน liberi di fermarci e puntare il mirino verso il cervello degli zombie. Invader Studios si รจ davvero impegnata nel differenziare queste tipologie di gameplay nel migliore dei modi, e ci รจ riuscita piรน che bene. Sam รจ decisamente piรน indifeso rispetto ai due militari, cosa che si percepisce magistralmente durante tutta la storia. Altro elemento perfettamente riuscito รจ il comparto narrativo, sempre ben chiaro riguardo ciรฒ che sta accadendo e arricchito costantemente da pagine, note, diari, resoconti e altri documenti che scoveremo in giro per i livelli. Preparatevi per incredibili colpi di scena, plot twist imprevedibili e una trama sempre accesa e mai ripetitiva.

Trattandosi di un TPS sarebbe quasi difficile sperare di trovare una meccanica di gameplay inedita, eppure, anche in questo, i ragazzi di Invader Studios hanno dimostrato di avere idee innovative. Hanno infatti rivoluzionato il sistema di ricarica delle armi, semplicemente separando i proiettili dai caricatori e rendendo i due elementiย oggetti separati che vanno combinati. Dallโ€™inventario, fortemente ispirato a quello degli horror Capcom, potremo decidere quali munizioni caricare in quale โ€œmagazineโ€ e sfruttarlo di conseguenza. Inoltre, se premeremo una volta lโ€™apposito tasto di ricarica, questa sarร  rapida in modo da poter far fuoco immediatamente, ma lasceremo cadere a terra il caricatore. Certo, saremo in grado raccoglierlo dopo aver ucciso tutti gli zombie, ma se avete secondi a disposizione e nervi ben saldi potrete anche tenere premuto il pulsante per effettuare un normale rifornimento di piombo.

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Quando spareremo agli zombie in Daymare 1998 non sempre basteranno due o tre colpi, e se cadranno a terra non รจ detto che non si rialzeranno

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I mostri, tuttavia, saranno sempre gli stessi, soliti non-morti, fatta eccezione di pochi altri casi. Forse ci saremmo aspettati piรน varietร  di nemici da battere, ma invece la differenziazione sta in ben altro. Quando spareremo agli zombie non sempre basteranno due o tre colpi, e se cadranno a terra non รจ detto che non si rialzeranno. Per questo motivo dovremo spesso guardarci le spalle e tenere aperte le orecchie per sentire eventuali grugniti dietro di noi, segno che qualcosa รจ tornato a muoversi. Altro elemento ricorrente รจ la presenza di meccaniche puzzle che, come i grandi classici, ci porteranno spesso a tornare sui nostri passi, rileggere alcuni documenti, passare molti minuti dietro un trial-and-error (a volte eccessivo) e spremere le meningi per capire come proseguire. Non sono presenti moltissime fasi con rompicapi, ma in ogni livello ne troveremo almeno uno.ย 

 

Non troveremo altre modalitร  esclusa la storia principale, ma la longevitร  complessiva รจ avvantaggiata dalla presenza di tantissimi collezionabili sparsi in ogni angolo della mappa di tutti i capitoli. Menzione importante va fatta per la spropositata quantitร  di easter egg che potremo scovare nascosti. Non vi faremo spoiler, lasciandovi al dubbio della scoperta, ma il livello che introduce il terzo personaggio giocabile non cerca neanche di nascondere un divertente ed elaborato segreto, legato proprio al team di sviluppo. Inutile nasconderlo: ci siamo innamorati dellโ€™amore quasi ossessivo per le citazioni che ha Invader Studios, e rigiocheremmo Daymare 1998 soprattutto per tornare a scoprirli tutti.

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Daymare 1998 รจ visivamente spettacolare

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Un altro miracolo da parte dei ragazzi italiani รจ anche il comparto grafico: Daymare 1998 รจ visivamente spettacolare. Abbiamo davanti un risultato, ottenuto con una versione โ€œadattataโ€ dellโ€™Unreal Engine, incredibile se considerata la relativa piccolezza del team di sviluppo. Le luci sono impressionanti e i riflessi hanno davvero poco da invidiare a produzioni di tripla A. Nota dolente va fatta per i modelli dei mostri, non sempre spaventosi e inquietanti come ci si potrebbe aspettare. Anche le fattezze dei personaggi non sono eccelse, e anzi le animazioni delle scene dโ€™intermezzo sono probabilmente uno dei piรน grandi difetti del titolo, secondo solo a una triste scarsitร  di quei jumpscare che ci facevano saltare dalla sedia quando, nellโ€™ormai lontano 1998, giocavamo a Resident Evil 2.ย 

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