Fraudolenza in casa Sony e l’azienda stenta a risarcire

Il programma inglese BBC One – WatchDog ha investigato in un avvenimento avvenuto in casa Sony recentemente e che vede coinvolto un tizio qualunque, un certo John Lappin. Quest’ultimo, non possedente di una Ps3, si è trovato a pagare delle transazioni avvenute a causa di quella stessa console che però non ha. Quando si è accorto che i suoi dati erano stato compromessi ha contattato Sony per un risarcimento che però non accolse la richiesta.

Ma il mal capitato non si è dato per vinto e dopo una serie di mail spedite e telefonate, gli vengono dati dei chiarimenti:

“Anche se la console non fosse stata sua e la transazione venisse considerata fraudolenta, non si potrebbe provare lo stesso che non sia stato Lapping in persona a fare il pagamento.”

Sebbene la risposta non sia stata incoraggiante, Lappin continua a difendersi e chiede aiuto a RllMuk Forum; collaborando quindi con altri utenti è riuscito alla fine a portare il caso agli occhi della BBC stessa.

Due settimane dopo inizia la fase di investigazione di WatchDog e Lappin riceve il suo rimpborso. Eppure, con ogni ragione, Lappin non si è sentito per nulla appagato ed ha risposto così:

“Potete vedere questa cosa in due modi: Sony è apposto perché, hey, alla fine mi hanno rimborsato oppure potreste vedere la cosa come un segnale negativo poiché ci sono voluti sei mesi, numerose chiamate, e-mail e l’intervento di una di una Tv che investigasse prima che cinicamente mi rimborsassero così da poter dire che gli ‘utenti danneggiati sono stati rimborsati, ci scusiamo’… davanti ad una eventuale intervista riguardante l’accaduto.”

Perché Sony ha reagito in un modo del genere? Non dovrebbe forse tutelare i suoi utenti nel miglior modo possibile? Chissà che situazioni del genere non si ripetano più.

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