[Gamescom 2019] I migliori giochi della fiera secondo la redazione

Succede ogni anno: alla fine di agosto la redazione si sposta in blocco a Colonia, destinazione il Gamescom. Negli scorsi giorni abbiamo avuto modo di toccare con mano tantissimi titoli non ancora pubblicati e in questo articolo vogliamo illustrarvi quali, a nostro parere, siano quelli maggiormente degni di nota. Ma attenzione: se pensate sia il solito polpettone in cui tutti dicono “Cyberpunk” c’è una cosa che non vi abbiamo detto. Ad ogni appuntamento nell’area business della fiera è permesso l’accesso ad un solo membro della redazione: per questo motivo, non tutti hanno potuto spolpare i titoli così bene come chi ha attraversato quelle magiche porte dorate con scritto “Press Only”. Aspettatevi pareri discordanti e soggettivi: ci sarà da litigare! Bisogna comunque specificare che verranno inseriti in lista solo titoli che abbiamo potuto provare in maniera soddisfacente.

La scelta di Lorenzo “Frost” Ardeni

Gears 5

La modalità Orda di Gears 5 non si è solo rivelata decisamente ben strutturata, ma anche molto più divertente di quanto ci aspettavamo. Vedere come i ragazzi di The Coalition abbiano riposto così tanta attenzione nel bilanciamento del gameplay, pur tenendolo ben stretto a quelli che sono i dogmi del brand, è meraviglioso. Il risultato finale, la nuova avventura di Kait, è la promessa di un nuovo piccolo capolavoro per l’ammiraglia di Microsoft che non potrà che far bene sia a Xbox One che al servizio Xbox Game Pass Ultimate, dato che sarà disponibile ben quattro giorni prima del lancio ufficiale, ovvero il 10 settembre 2019. Noi di VMAG non vediamo l’ora di metterci le mani su per provarlo nella sua interezza. Intanto, potete leggere il nostro provato dalla Gamescom 2019 qui.

La scelta di Enrico “Buck” Consiglio

Final Fantasy VII Remake

Premetto che, nonostante Final Fantasy VII sia uno dei miei giochi preferiti di sempre, la mia scelta non è affatto dettata dalla nostalgia. Anzi, fino ad ora non avevo mai sentito il bisogno di una modernizzazione del classico per PlayStation 1, che trovo ancora molto godibile, ed ero scettico sulla manovra di Square Enix, soprattutto dopo il deludente Final Fantasy XV. Tuttavia il reveal del gameplay durante lo scorso E3 accese in me la speranza per questo progetto, e provandolo finalmente con mano alla fiera di Colonia ho avuto la conferma che questa fosse ben riposta. Il Combat System funziona ed ha un grande potenziale: il nuovo sistema ATB fonde in modo quasi perfetto il gameplay strategico a turni dell’originale con quello action, creando un mix entusiasmante. Certo, ancora sappiamo troppo poco su altri elementi del gioco (esplorazione, combinazione di Materie etc…) e su come verranno gestiti gli episodi, quindi allo stato attuale Final Fantasy VII potrebbe rivelarsi sia uno dei capolavori dell’ottava generazione che una cocente delusione, ma quello che abbiamo visto finora ci ha lasciato molto soddisfatti. Se cercate informazioni più dettagliate sul titolo vi invitiamo a leggere il nostro provato, in cui ne analizziamo più nel dettaglio il gameplay.

La scelta di Ecleto “Sir” Mucciacciuoli

Concrete Genie

Siete sorpresi, non è vero? Ebbene sì, dopo aver provato decine di titoli in questa indimenticabile Gamescom 2019 mi ha colpito proprio quello che non avevo preso più di tanto in considerazione. Prima della partenza, Concrete Genie mi era apparsa come un’opera tecnicamente confusionaria e dai comandi un po’ goffi, invece si è rivelata tutt’altro. Tra un poetico guazzabuglio di colori e un contrasto artistico volutamente onirico, l’esclusiva PlayStation 4 in arrivo questo 8 ottobre è adorabile, soprattutto per chi, come me, ama tuffarsi in un oceano di colori e spensieratezza. Il coraggio degli sviluppatori nel dar vita qualcosa che esuli dal già ridondante mercato moderno non può e non deve passare inosservato, almeno per l’orgogliosa unicità stilistica proposta.

La scelta di Francesco “LLLink” Lancia

Luigi’s Mansion 3

Da amante di titoli basati sull’esplorazione e l’osservazione dell’ambiente circostante, ho sempre apprezzato la serie di Luigi’s Mansion che, dopo due ottimi capitoli, sta finalmente tornando su Nintendo Switch con una nuova avventura molto promettente. La formula su cui poggiava il franchise sembra infatti essere stata rinnovata con importanti aggiunte che rendono la perlustrazione e la scoperta di passaggi segreti ancora più profonda e soddisfacente. L’armonia tra le meccaniche inedite e il mondo di gioco, nonché le divertenti animazioni del baffetto verde, mi hanno da subito stregato, portandomi a riporre grandi aspettative su questo terzo episodio. Buone premesse insomma in attesa del prossimo 31 ottobre, data in cui ci si potrà finalmente addentrare nel nuovo e terrificante hotel infestato.

La scelta di Matteo “MrM” Minniti

Borderlands 3

Credo sia iniziato tutto un paio d’anni fa, quando un amico mi fece conoscere questa saga a partire dal secondo capitolo. Lo so, è una cosa un po’ atipica, eppure è bastato il viaggio fino al primo boss per farmi provare un amore incondizionato per Borderlands 3. Precisiamo subito una cosa: i videogame sparatutto in prima persona non sono proprio il mio genere (infatti preferisco più lo stile puro RPG), ma per lui ho chiuso un occhio e aperto il mio cuore. La cosa che più mi ha conquistato è come riesca a fare un mix perfetto tra azione, ottima caratterizzazione dei protagonisti e nemici, ma soprattutto un dark humor che sono stato felicissimo di riscoprire in questo nuovo episodio della serie. Se siete curiosi di sapere di cosa stia parlando, potete cliccare su questo link per accedere al mio provato, e ricordate: “We Are Mayhem!”

La scelta di Lorenzo “Pratt” Prattico

LUNA: The Shadow Dust

Ma certo che sarebbe stato bello parlarvi di Cyberpunk 2077. E invece vi racconto una storia. Era il 1996 e la DreamWorks Interactive di Los Angeles – oggi DICE – invece che sparatorie faceva avventure punta e clicca, come Neverhood, o Skullmonkeys. Nello stesso momento, a Shangai, una bambina dagli occhi grandi si lasciava coccolare da quei giochi, mentre i pixel nati da adulti al di là dell’oceano la portavano in giro per mondi incantati. Quella bambina crebbe, divenne una disegnatrice di libri per l’infanzia: oggi si chiama Beidi “Betty” Guo. Ma mancava qualcosa a quella carta, a quei disegni: è vero, c’era il suo cuore in quei libri cartonati, ma era solo. E così Beidi si accorge di quella bambina davanti lo schermo, anni e anni prima, di come vivesse con tutta sé stessa i mondi di altri, fino a farli suoi. Perché un videogioco è interazione, un incontro tra anime: serviva la sua come quella del giocatore. Serviva posare per un momento la carta e prendere in mano la tavoletta grafica: fare un videogioco. Luna: The Shadow Dust sta vincendo premi in tutto il mondo, musiche e design unici. Racconta di due amici, un ragazzo e un cane, persi, soli. Non sanno dove si trovano e come uscire da un palazzo pauroso quanto magnifico. Non si parleranno per tutto il titolo: come possono capirsi un essere umano e un cane? Ma capiremo noi, dietro lo schermo. Come quella bambina.

La scelta di Matteo “Kguai” Ghiloni

Repressed

 

Non poteva mancare all’appello un titolo indie. Ed ecco a voi Repressed, un opera che scava nella mente di un ragazzo dal passato burrascoso. Saremo una semplice ombra guidata dalla terapista nella nostra mente a frugare tra le nostre memorie e le nostre ferite. Un opera che dipinge la complessità della mente umana con i colori bianco e rosso, con un misterioso nero che cela la sconfinata e complessa mente umana. Dovremo risolvere enigmi per proseguire in un atmosfera priva di musica ma carica di angoscia, tensione e passione. Giochi di questo genere puntano a far vivere una storia tra momenti narrativi e puzzle da risolvere. Repressed rimane un titolo estremamente minimale dalla forte emotività, il fruitore si troverà a seguire un ragazzo alle prese con memorie di un passato triste e doloroso. Ciò che più distingue questo titolo è senz’altro la caratteristica di controllare un ombra nera, la quale, in alcune situazioni, dovremo cambiare angolazione per superare delle difficoltà. Saranno di colore rosso invece i ricordi, un colore forte che rappresenta le memorie più significative del nostro protagonista. Mentre, per quanto riguarda il design dell’ambientazione, essa è costituita da semplicissimi poligoni di colore bianco, graffiati da ombre che se calpestate ci faranno precipitare. Il gioco ci insegnerà non solo ad avere coraggio e affrontare il nostro passato ma anche ad avere un comportamento assertivo nella vita.

 

La scelta di Edoardo “Jack” Di Savina

DOOM Eternal

 

 

DOOM, un titolo storico che forte del suo passato, continua a stupire anche dopo 25 anni. Lo Slayer si è evoluto ed è più forte che mai, con il suo arsenale mortale. Gli sviluppatori ci hanno confessato di voler dare al giocatore una sensazione di potere assoluto, come se fossimo noi la minaccia per i demoni e non il contrario. Effettivamente è stato proprio così, il giusto mix di musica e azione frenetica, con una quantità di combinazione tra armi e meccaniche di gioco pressoché illimitate, hanno reso l’esperienza indimenticabile. Al termine della mia prova, mi sono alzato e sono andato a parlare con lo sviluppatore altamente soddisfatto. Dopo alcuni scambi di battute, ho dato un rapido sguardo verso le altre persone che stavano ancora giocando e ho chiesto con un po’ di complicità se potessi giocare la demo nuovamente. Con il sorriso di chi sa di avere appena conquistato qualcuno mi ha risposto di sì. Mi sono soffermato questa volta sui dettagli, scoprendo cose nuove e devo dire che è ciò che rende questo titolo fenomenale. La meticolosità con cui l’ambiente di gioco è stato modellato, l’attenzione ai minimi dettagli. Tutto ciò è DOOM e non vedo l’ora di scatenare l’inferno.

In riassuntiva, questa Gamescom ci ha regalato tantissime emozioni, annunci, provati e anteprime. La presenza di sempre più publisher, software house indie e anche di una diretta sulla falsariga dei Video Games Awards, quale è stata la Opening Night Live, presentata da Geoff Keighley stesso, fa capire che la fiera di Colonia sta acquisendo sempre più rilevanza nel settore del videogioco. Noi di VMAG vi consigliamo di restare connessi per non perdere ulteriori novità, nonché di prepararvi le valigie per la prossima edizione dell’evento, che si terrà in Germania da martedì 25 agosto a sabato 29 agosto 2020.

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