[Gamescom 2019] Monster Hunter World Iceborne Provato

Ha vinto un premio come miglior RPG Game ai TGA 2018, riuscendo a conquistare il globo fin dal suo primo debutto, e ora sta per ricompiere questa impresa. Grazie al nuovo update che arriverà verso settembre per PlayStation 4 e poi in seguito per PC, il titolo Capcom campione di copie vendute Monster Hunter World passerà alla versione Iceborne introducendo nuovi mostri, armature e tante altre novità. Oggi siamo riusciti a provare la demo presente al Gamescom, affrontando così tutte le creature che abbiamo fin’ora solo visto in video, incluso anche il drago tanto somigliante al Fatalis di prima generazione. Prendete le vostre armi cacciatori, poiché la sfida alla sopravvivenza ha inizio ora!

Iniziamo dalle basi: la demo che abbiamo sperimentato presentava quattro missioni ben distinte, elencate in ordine di difficoltà crescente. La prima, la più facile, riguardava l’abbattimento di un Gran-Jagras; nella seconda il livello si alzava dovendo sconfiggere un Bambaro, ovvero la creatura dalle sembianze di un ariete; più avanti le cose si fanno ancora più pericolose dovendo debellare un Tigrex selvaggio; infine il piatto forte della giornata, ossia Velkhana della Tempesta uno dei dominatore indiscussi del mondo aereo e padrone della landa dei ghiacci. Purtroppo altri esseri come il Nargacuga o il Brachydios non hanno fatto la loro comparsa sul palcoscenico, ma come avete potuto leggere di carne al fuoco ce n’era più che a sufficienza.

La scelta delle armature e delle armi, per quanto deliziosamente sgargianti e alcune anche di buona fattura, era davvero limitata…

Partiamo subito con il Gran-Jagras, uno dei mostri più bullizzati all’interno di Monster Hunter World, giusto per prendere dimestichezza con l’opera e vedere cosa al momento ha da offrire. Scandagliamo immediatamente l’inventario per vedere quali strumenti potremmo utilizzare e con nostro grande sollievo notiamo disponiamo di tantissimi oggetti curativi come pozioni e pillole della salute, più qualche materiale anche un poco più raro. La scelta delle armature e delle armi, per quanto deliziosamente sgargianti e alcune anche di buona fattura, era davvero limitata, ma destreggiandoci un poco con le abilità che proponevano siamo riusciti a metter su un completo che rispecchiava all’incirca il nostro stile di gioco. Ovviamente la medesima attenzione l’abbiamo risposta anche per nostro fido compagno Felyne.

Monster Hunter World Iceborne

Il primo incarico doveva fungere principalmente da riscaldamento per i compiti più avanti, eppure siamo rimasti stupiti nel venire a conoscenza di un fatto importantissimo. Il rampino, utilissimo strumento che permette di coprire rapidamente una certa distanza, non andrà ad aggiungersi ai gadget che usiamo di solito come mantelli e bengala, ma sarà un oggetto fisso identica alla fionda, e quindi ad uso illimitato. Questo non vuol dire che ne potremmo farne un utilizzo spropositato poiché anch’esso ha le sue regole. Prima fra tutte: è consigliabile usarlo mentre la creatura contro cui stiamo combattendo è stordita o almeno ferma, dato che se quest’ultimo inizierà un attacco verremmo scaraventati via perdendo anche una buona parte di vita. Comunque rimane un prodotto utilissimo che dimostra il suo potenziale quando la creatura di turno cambia area o scappa perché troppo danneggiata.

Arrivati a questo punto non rimaneva altro che affrontare Velkhana e carpirne tutti i suoi segreti.

Le seguenti missioni si sono svolte come di consueto: trova le tracce che ti conducono alla bestia, uccidila e ottieni i suoi materiali. Interessante è stato vedere come il Tigrex di questa generazione abbia all’incirca lo stesso move-set di quello del suo predecessore di Monster Hunter Ultimate. Essendo noi veterani di questi videogiochi abbiamo trovato quasi più facile sconfiggere lui che il Bambaro, che in teoria era più semplice. Arrivati a questo punto non rimaneva altro che affrontare Velkhana e carpirne tutti i suoi segreti. Di primo acchito ci è sembrato simile al Kushala Daora, almeno per quanto riguarda gli spostamenti da una parte all’altra della mappa, ma per quanto concerne il suo pattern d’attacco è tutta un’altra storia. Principalmente si concentra su colpi dalla lunga distanza, creando pareti di ghiaccio che invadono l’area circostante limitandoci i movimenti. Quando vuole caricare fisicamente usa la sua lunga coda dal mirino quasi infallibile, e quando è arrabbiato evoca stalattiti che cadono dal nulla rendendoci la vita ancora più difficile. Insomma, da qualsiasi angolo la si voglia vedere per ucciderlo servirà sangue ancor più freddo del soffio congelante e riflessi allenati come non mai.

Monster Hunter World Iceborn in termini di combattimento e gameplay non porta certo molte novità, eppure ciò che dona con questo aggiornamento ha risvegliato il cuore di moltissimi giocatori ormai assopiti. L’idea di poter fronteggiare creature sempre più forti e di mettersi alla prova da soli o in compagnia di amici basta e avanza. E il bello è che ciò che abbiamo provato fin’ora è solo una piccola parte di ciò che il titolo ha veramente da porgere. Non resta che aspettare e vedere cos’altro ha in serbo per noi la casa di sviluppo.