Lo show di Ubisoft all’E3 2019 ha dato spazio ad una valanga di titoli mai annunciati e c’è stato anche il tempo per concentrarsi su dei seguiti molto interessanti. Dopo il trailer sulla fresca operazione Phantom Sight di Rainbow Six Siege, giunge sul palco una curioso spin off horror del premiato sparatutto competitivo: Rainbow Six Quarantine. Nel trailer presentato fanno capolino alcuni dei personaggi più amanti del mondo competitivo di Ubisoft, tra cui l’Operatrice Ela. I tre protagonisti del video sono impegnati ad annaspare nel buoi, braccati da un gruppo di mostri orrendi e veloci. In parte si tratta di un richiamo a Outbreak: una modalità apprezzatissima e osannata dalla community, che ora potrebbe trovare il suo stadio finale, magari con l’ausilio di una trama profonda o spazi di gioco inediti. La cooperazione è il cuore pulsante di questi brevi minuti di presentazione, riproponendo l’universo immaginifico di Siege per poi riadattarlo in salsa horror, cosa aspettarci nel gameplay?
A livello narrativo per ora sappiamo davvero poco, anche se non mancano delle specifiche da parte di Ubisoft stessa. Stando alle ultime dichiarazioni, il filo conduttore degli eventi innescati in Rainbow Six Quarantine coinvolgeranno ancora una volta gli amatissimi Operatori del titolo principale, e li catapulteranno in una disperata missione in bilico tra sopravvivenza ed estinzione. Le ombre che minacciano la terra e i suoi abitanti questa volta non sono barbari terroristi, ma temibili alieni parassiti: una nuova razza mai vista priva in grado mutare aspetto e contaminare tutto ciò che li circonda. Queste aberranti creature infettano e manipolano a livello genetico i propri ospiti e sembrerebbero essere anche capaci di alterare la flora. Gli eroi che siamo abituati a vedere in azione nel reparto multigiocatore saranno ora gli ultimi veri e propri baluardi dell’umanità, ma dovranno cooperare in stretto contatto per uscire vittoriosi da questo incubo senza fine.
Per quanto concerne il gameplay la situazione e non è ancora chiarissima, ma vi sono già dei metri di paragone ben conosciuti ed apprezzati dagli appassionati di casa Ubisoft. Parliamo difatti di Outbreak, una modalità che ha lasciato il segno su Rainbow Six Siege e ha riscosso un ottimo successo tra feedback della community e critiche stampa. Trattasi in tutto e per tutto di una classica sfida a tempo contro orde di zombie fameliche, ognuno di essi però con caratteristiche ed abilità minacciosamente uniche. I voraci nemici infatti erano equipaggiati secondo cinque stili diversi ed offrivano un costante crescendo di minaccia e un impegno progressivamente maggiore da parte del team di giocatori in partita. Resistere a schiere i nemici terrificanti come immaginate non era proprio una passeggiata, poiché richiedeva la meticolosa partecipazione e cooperazione di un gruppo di utenti, ognuno in dovere di contribuire prontamente all’allestimento delle difese. Non è ancora del tutto chiaro se Rainbow Six Quarantine seguirà le orme già battute della modalità o se riproporrà qualcosa di completamente inedito, ma per ora aspettiamo con ansia l’uscita di nuovi dettagli in merito, iscrivendoci sulla pagina ufficiale dell’opera per seguire costantemente gli aggiornamenti. Voi che ne pensate?