Warhammer Chaosbane è uno dei tanti GDR hack and slash che cerca di conquistare il pubblico con un’atmosfera di tutto punto ma che finisce col fare degli errori troppo grossolani per non essere rimproverati. Partiamo già col dire che giocare un titolo del genere con un controller non è la migliore delle cose, dato che le scelte di design non convergono certo in favore di quest’ultimo, ma l’opera riesce comunque a divertire e a regalarci un’avventura tra orde di demoni pronti a ridurci a pezzetti e dungeon pericolosi, con lo scopo di preservare la speranza della razza umana.

Il mondo versava in uno stato di anarchia e disperazione, quando l’impero degli uomini cadde in rovina, dilaniato dalla guerra civile. Uomini disperati avevano abbandonato i templi dei loro padri dedicandosi a culti segreti per ottenere la benevolenza degli Dei Oscuri. Fu così che, nell’anno 2301, Asavar Kul, signore della guerra Kurgan, riunì le tribù selvagge delle Desolazioni del Caos e mosse guerra contro i regni degli umani. L’impero sembrava impotente di fronte alle orde del Caos e molti temettero che la fine del mondo fosse ormai giunta, ma nel momento più difficile, un nobile di nome Magnus riunì un esercito e combatté contro Kul: insieme a 5 eroi lo sconfisse in duello e le orde del Caos si dispersero rapidamente, ma l’oscurità è pronta a tornare per vendicarsi. Scavandosi un percorso nelle profondità del castello dove risiede Magnus, i demoni riescono a superare le difese e a infliggere un maleficio al eroe umano. È proprio qui che comincia la nostra avventura. Sotto la guida di Teclis intraprenderemo il nostro cammino per salvare Magnus e preservare la speranza dell’impero. Ci addentreremo in dungeon fitti di nemici da fare a pezzi e con stanze segrete con preziosi tesori. Cominceremo con semplici task che ci aiuteranno a familiarizzare con i comandi e con il ritmo della partita. Dopo aver scacciato i demoni dalla profondità della torre ci dirigeremo a Praag dove i cultori degli Dei Oscuri si stanno per riunire per celebrare il Dio della Pestilenza. Da qui in poi il gioco ci regala tante battaglie, da affrontare con astuzia e perseveranza.
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Tanti nemici, tanti dungeon e tante ore di esplorazione.

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In Warhammer Chaosbane vestiremo i panni di uno degli eroi che ha affiancato Magnus, e saremo noi a fermare le divinità oscure. Potremo scegliere tra il Soldato Imperiale, armato di spada e scudo, l’Alto Elfo Mago, lo Sventratore, un nano con due asce, e la Elfa Silvana, accompagnata dal suo fedele arco. Le partite consiste nel svolgere le task della missione principale addentrandoci in ostici dungeon ben architettati, pieni zeppi di nemici pronti a dilaniarci. È proprio dopo i primi minuti di gioco che ci rendiamo conto che il controller alza un bel muro tra noi e la regolare fruizione. Questo perché se da una parte il team di sviluppo a lavorato per rendere ogni nemico ben caratterizzato nel move set e nelle abilità, in battaglia alcuni bersagli dovranno avere la priorità: lo sciamano che cura sarà difficile da selezionare in mezzo alla calca senza l’utilizzo del mouse, concludendo con un dispendio di energie maggiore. Un altro punto che esalta subito a l’occhio dopo i primi minuti di gioco è l’assenza di una colonna sonora imponente, ma ciò può però rivelarsi positivo donando alle nostre esplorazioni una nota più realistica e non solo con picchi di epicità.

All’interno del gioco potremo curarci attraverso una pozione che avrà il suo cooldown, quindi sarà a discrezione dell’utente utilizzarla nei momenti giusti o finirà per morire. Mentre giocheremo collezioneremo comunque delle monete che potranno essere usate per resuscitare. In effetti il titolo si dimostrerà clemente con noi, dandoci la possibilità di tornare in vita con il nostro eroe pagando una misera somma di denaro, riprendendo da dove lasciato, tranne nel caso delle bossfight. Sterminare orde di demoni conferisce esperienza e aumento di livello con il risultato di sbloccare abilità attive e passive, le quali hanno i propri potenziamenti. In oltre potremo attivare, con le gemme ottenute uccidendo i nemici, i doni degli dei, cioè migliorie delle statistiche del nostro personaggio, e ottenere nuove abilità.
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Alcuni errori di troppo non permettono di godere appieno il gameplay che il gioco ha da offrire.

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Come ogni GDR che si rispetti anche Warhammer Chaosbane ha un sistema di loot, ma qui spunta un’altra nota negativa: in genere gli oggetti lasciati dai nemici posso far parte dell’equipaggiamento di qualsiasi personaggio, e attraverso un inventario condiviso, possiamo passarli da un character all’altro e usarli. Il problema è che i drop saranno solamente e unicamente parte del set del personaggio corrente, rendendo inutile la condivisione. Sembra poco ma quando ci verrà voglia di cambiare character e ripetere le stesse missioni, avere un vantaggio nell’utilizzare un equipaggiamento migliore, ottenuto con la fatica di un’altra partita, si rivela significativo, permettendoci di non perdere troppo tempo con le missioni iniziali.