2000 – Non fosse che per il prezioso supporto riservatogli negli anni da un coriaceo stuolo di accesi cultori, Vagrant Story sarebbe praticamente scomparso dalla memoria collettiva: un destino senz’altro difficile da spiegare, visto il singolare clamore con cui venne accolto all’epoca del suo debutto sul mercato…
Volendo azzardare un’ipotesi tesa a sbrogliare l’enigma, si potrebbe in ogni caso ricondurre questa deriva mediatica ad un’ impostazione fin troppo sui generis che, andando ad infrangere molti dei dogmi strutturali propri del culto JRPG, avrebbe finito col trasformarlo in un curioso reperto di nicchia, piuttosto che in un’epica avventura degna di essere ricordata per tutti i secoli dei secoli.
Frutto della precisa scelta di rimpiazzare la classica storyline progressiva con un semplice antefatto di background, ma anche della volontaria decisione di lasciare il minimo spazio possibile a molti dei più collaudati cliché di categoria quali la presenza di aree neutrali in cui intrattenersi con PNG, il sistema di accumulo dei punti esperienza e la massiccia presenza di filmati in CGI, l’opera prodotta e diretta daYasumi Matsuno sarebbe in tal senso vissuta degli equilibri del suo gameplay, trasformando elementi generalmente contestuali come esplorazione dei dungeon e combattimenti nel proprio centro di gravità.
Benché sarebbe lecito immaginare il contrario, Vagrant Story non si limitava tuttavia a vestire panni da mero esperimento tattico: che ci si creda o meno il mondo di gioco, come pure il suo ideale avatar, Ashley Riot, trasudavano un’intensità tale da non temere alcun confronto con i più celebrati colossi del settore… E non soltanto in virtù degli encomiabili risultati ottenuti dai ragazzi della Squaresoft in termini di Character Design e cura per l’ambientazione.
A conti fatti, era più una questione di atmosfera, forse anima. Roba che, come ben sapete, non si può certo “comprare” con qualche texture in più e che, al giorno d’oggi, non potreste mai sperare di ritrovare altrove. Si trattasse persino del superfluo remake di questo o quell’episodio di Final Fantasy.
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