Avengers Endgame è una delle pellicole più attese del 2019: non è solo un film, perché raccoglie praticamente tutte le opere Marvel uscite negli ultimi 11 anni, ponendo fine alle vicende di molti dei personaggi mostrati finora sul grande schermo. Si avvia dunque alla conclusione la Fase 3 del MCU, prima di ripartire con i vari Spider-Man (estate 2019), Doctor Strange e Guardiani della Galassia. La recensione non contiene spoiler di Avengers Endgame, ma parleremo liberamente di quanto accaduto finora, trattando tutte le le questioni da Iron Man del 2008, a Captain Marvel di poche settimane fa. Se però dovete ancora recuperare qualche avventura dei Vendicatori, allora andate direttamente al paragrafo finale.
Le vicende di Avengers Endgame ripartono esattamente dalla fine di Infinity War, con i ranghi dei Vendicatori dimezzati dopo che Thanos è riuscito a portare a termine il proprio piano di distruzione. Captain America, Thor, Vedova Nera, Warmachine, Raccoon, Nebula, Banner, Okoye, Occhio di Falco/Ronin e Tony Stark sono gli unici rimasti, ma la lotta per loro non è comunque finita: nel primo Avengers, il miliardario aveva minacciato Loki con parole che oggi possono sembrare anche un po’ profetiche: “Se non riusciremo a proteggere la Terra stai pur certo che la vendicheremo”. E noi sappiamo che così sarà. Nel frattempo sono usciti due nuovi film, antecedenti però allo schiocco delle dita, quindi la situazione che ci troviamo davanti è la stessa di un anno fa: le uniche novità sono che Captain Marvel è pronta a combattere al fianco degli Avengers, come mostrato nelle scene dopo i titoli di coda, e che Ant-Man è riuscito a tornare dal mondo quantico, almeno stando a quanto visto nei trailer. Finora sono rimasti sempre in disparte, a causa delle vicende raccontate nei film che li hanno visti protagonisti, ma possono essere gli assi nella manica per sconfiggere Thanos. Sarà effettivamente così?
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Ognuno ha reagito a modo suo allo schiocco: c’è chi si è arreso all’idea che Thanos abbia vinto, e chi affoga i propri dispiaceri nell’alcool e in Fortnite.
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Dopo lo schiocco di Thanos, come ben sappiamo, metà della vita nell’universo si è dissolta nel nulla e, tra questi, anche qualcuno degli Avengers è diventato cenere. Ripartiamo proprio da qui, dall’istante più drammatico che la storia abbia mai conosciuto, con i sopravvissuti che, con l’aiuto di Captain Marvel, tentano di localizzare il Titano e invertire gli effetti dello schiocco, ma non andrà come si auguravano. Con un salto temporale di 5 anni, sarà Ant-Man a portare un briciolo di speranza negli Avengers, che grazie alle sue conoscenze sul regno quantico, unite alle abilità scientifiche degli altri sopravvissuti, può realmente far tornare (quasi) tutto alla normalità. Prima però va riunito il team, perché in questi 5 anni ognuno di essi ha reagito a modo suo: c’è chi si è arreso all’idea che Thanos abbia vinto, e chi affoga i propri dispiaceri nell’alcool e in Fortnite. Dopo una prima parte in cui viene raccontato brevemente le vicende dei singoli Avengers, arriva il momento di rimettersi le uniformi e recuperare nuovamente le gemme dell’infinito, che dopo lo schiocco non sono più incastonate nel guanto. Se credete che sia fattibile scambiarsi email con un procione, infatti, dovreste pensare che di impossibile ci sia ben poco, e sono proprio queste le parole che vengono usate in Avengers Endgame.
Dopo aver riunito il gruppo, un brainstorming delle menti più geniali degli Avengers è sufficiente per confermare la fattibilità di questo piano e, dopo aver valutato attentamente i rischi, il team si divide in tre gruppi, ognuno con un compito ben preciso. Incontreremo nuovamente personaggi che magari ci eravamo dimenticati, rivivremo delle situazioni passate come se fossero un deja-vu e vedremo tutto da un’altra prospettiva. Eventi presenti di intersecheranno con situazioni del passato, ma il tutto sarà veramente piacevole e non banale. Le missioni prenderanno spesso una piega negativa, e le azioni degli Avengers rischiano di peggiorare ancor di più la situazione di quanto lo abbia fatto Thanos cinque anni prima. Riuscire a gestire questi gruppetti è davvero complicato e, al netto di qualche incontro un po’ forzato, è incredibile l’impegno profuso nel creare una sceneggiatura dalle dimensioni così incredibilmente massicce. I singoli problemi che gli Avengers troveranno durante le loro missioni sono destinati a sommarsi successivamente, e questo porterà alla mastodontica battaglia finale.
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Se in Infinity War era stato sterminato mezzo universo, questa volta rischia di scomparire ogni forma di vita esistente.
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Quando gli Avengers si ricongiungono, dopo aver compiuto ognuno la propria missione, arrivano i guai veri e propri: se in Infinity War era stato sterminato mezzo universo, questa volta rischia di scomparire ogni forma di vita esistente. Nel film precedente avevamo visto due scontri paralleli, sulla Terra e su Titano, mentre questa volta vedremo tutti insieme, su un unico campo di battaglia, e ognuno di essi userà al massimo il proprio potere. Definire epica la situazione sarebbe un po’ riduttivo, perché saranno presenti i personaggi più famosi, ma ci sarà spazio anche per quelli minori che abbiamo visto nelle opere dedicate ai singoli supereroi. Sarà qualcosa di colossale, ma non è da considerarsi nemmeno vagamente come una copia degli scontri visti in Infinity War, quando tutti i combattenti di Thanos mettevano a ferro e fuoco il Wakanda. La fine di questa battaglia farà scendere qualche lacrimuccia, ma ne sarà valsa la pena, perché questa era la conclusione più giusta di Avengers Endgame.
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