Recensione Assault Android Cactus+ (Switch)

Dopo 4 anni dall’uscita su Steam, la casa di sviluppo Witch Beam, ha deciso di portare il caotico e coloratissimo mondo dei loro androidi su Switch. Assault Android Cactus+, un arcade shooter, è già uscito vincitore su PC, raccogliendo l’approvazione di molti giocatori, non gli resta quindiche esplorale nuovi orizzonti. Il titolo è finalmente giunto sulla console ibrida di Nintendo, pronto ad aggiudicarsi una fetta di pubblico anche lì, grazie al suo gameplay incredibilmente solubile e i suoi livelli che fanno aggrovigliare il cervello. Non crediate che il gioco sia solo uno di quelli in cui basta tener premuto il tasto per sparare, perché è ben altro, Il player viene trasportato di livello in livello in arene incredibilmente caotiche dove verrà richiesta astuzia e pazienza, ma non temete: se sarete in difficoltà, potrete sempre sfilare i JoyCon e affrontare la sfida con gli amici. Preparatevi a entrare in un’avventura folle che vi terrà incollati allo schermo.

La nostra eroina Cactus, un androide agente di polizia munita di fucile e lanciafiamme, viene inviata su una nave spaziale per fermare dei robot in rivolta. Giunta nel luogo d’interesse incontrerà altri automi determinati a fare squadra e capire chi ci sia dietro il misfatto. E dopo un breve filmato introduttivo, via con il tutorial: semplice e intuitivo. Controlleremo il nostro character dall’alto, e con le levette daremo la direzione del fuoco e del movimento. Il lanciafiamme sarà l’arma secondaria di questo personaggio, e non solo, richiederà qualche minuto di raffreddamento dopo l’utilizzo. Via via che uccideremo nemici, quest’ultimi lasceranno delle sfere di energia che, se raccolte, potenzieranno la nostra arma principale. Se perdiamo salute fino a raggiungere 0 punti vita, diremo addio anche ai nostri potenziamenti e resteremo storditi per qualche secondo. Morire non comporterà il game over. Per essere sconfitti, infatti, sarà necessario lasciar scadere la nostra pila, che dovremo ricaricare raccogliendo delle sfere verdi che i nemici lasceranno a terra dopo ogni ondata completata. Se saremo troppo lenti nel distruggere un’ondata, la pila si svuoterà completamente e dovremo ricominciare il livello da capo. Oltre a questi oggetti, alla loro morte gli avversari ci doneranno dei bonus, che daranno un boost limitato al nostro androide. Avremo a disposizione la velocità di movimento aumentata, il fuoco potenziato, o la possibilità di bloccare per qualche secondo i nemici. Se non raccoglieremo un power up immediatamente, esso non scomparirà ma semplicemente cambierà tipologia, permettendoci di scegliere quello che più ci serve in quella situazione. Il fatto di dover completare le pile in tempo breve rende l’esperienza adrenalinica e divertente, considerato che basterà poco per perdere i punti vita ed essere storditi.

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L’esperienza di gioco muta in base al personaggio scelto.

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Al termine della nostra partita otterremo un punteggio sulla nostra performance e verremo inseriti nella classifica mondiale, dove potremo confrontare i nostri risultati con quelli degli altri giocatori. La potenza del gamplay sta nella possibilità di cambiare personaggio e quindi armamento. Potremo scegliere tra nove androidi, ognuno di essi avrà uno stile e set di armi unico, ma non ci troveremo mai a scegliere un personaggio piuttosto che un altro in base alla sua utilità: semplicemente punteremo quello che più si adatta al nostro stile di gioco o che ci dà più soddisfazione quando spazziamo via i nemici. Per capire come la scelta del personaggio possa cambiare radicalmente una partita prendiamo d’esempio Coral e Shi Itake. La prima è dotata di uno shotgun come arma primaria e di una sfera di energia capace di deviare i colpi come abilità secondaria, mentre l’altra è armata di un fucile di precisione e di mine a propulsione. Se con il primo personaggio avremo un approccio più ravvicinato con i nemici, la nostra tattica drasticamente diversa con il secondo androide, per cui dovremo avere una mira impeccabile e tenerci a debita distanza dagli avversari. Per quanto riguarda le arene, invece, esse sono costruite apposta per mettere il fruitore in difficoltà: mentre si è impegnati a tenere conto della traiettoria dei colpi sparati da noi e dai nemici, del movimento del personaggio, e di tutte le variabili, con precisione e in pochi secondi, ecco che la mappa è un ulteriore parametro da tenere in conto.

 Assault Android Cactus switch
L’androide Lemon in azione.

La trama, nonostante sia diretta e spontanea, non riesce più di tanto ad attirare il giocatore: gli sviluppatori hanno puntato su una storia semplice da capire, senza particolari colpi di scena per non distrarre troppo il fruitore dal gameplay. Inoltre a seconda del droide che sceglieremo, avremo un dialogo diverso con i vari boss: una piccolezza capace di dare quel poco di spessore ai nostri personaggi. Le poche cutscene del gioco sono comunque ben animate e divertenti, dettate da uno spirito cartoon.

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Switch è il mezzo perfetto: amplifica e potenzia la fruizione dell’opera. 

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Assault Android Cactus ha una campagna di 25 livelli, di cui 5 boss fight. Esse sono classiche del genere: dopo aver affrontato una serie di ondate semplici ci troveremo faccia a faccia con un nemico con molta salute e tanta voglia di distruggerci. La particolarità però, è, come scritto nei paragrafi precedenti, che solo se la pila arriverà a zero perderemo la partita, e in questi conflitti, per ogni porzione di salute che leveremo al boss otterremo una pila. Le boss fight non sono particolarmente lunghe e le abilità dei nemici non sono poi tanto entusiasmanti. In genere dopo che hai fallito tre o quattro volte capisci come evitare un determinato attacco, ma qui non accade, dal momento che basta veramente poco per scoprire le strategie del nemico. Non crediate che la sfida non richieda impegno, comunque per i giocatori che vorranno alzare l’asticella fino a dover impiegare mezza giornata per battere un boss, c’è la possibilità di aumentare il livello di sfida. Una volta finita la breve campagna, l’opera ci offre altre interessanti modalità. Oltre alla possibilità di rigiocare i livelli per ottenere punteggi migliori, avremo accesso all’Avventura infinita, l’Avventura del giorno e la Boss rush. Le prima è la classica sfida dove le ondate dei nemici saranno infinite e sempre più forti, la seconda, è composta da missioni a tempo limitato, mentre l’ultima è una sfida in cui ci troveremo ad affrontare ogni singolo boss senza sosta. Per concluderlo ci vorrà tanto allenamento e pazienza, ma ne varrà la pena.

Assault Android Cactus switch
Una partita con Il filtro Psichedelico attivato.

Ma passiamo ai contenuti extra, nella sezione Collezioni potremo accedere alle informazioni dei personaggi e dei nemici, all’art gallery, alle cutscene e alle opzioni ex, ed è proprio su quest’ultime che mi voglio soffermare, perché sono delle aggiunte che non hanno alcuno scopo particolare ma solo di rendere l’esperienza di gioco strana, e anche tanto. Tra tutte la opzioni ex disponibili c’è ne una davvero stupefacente: il Filtro Grafico Psichedelico che, se attivato, renderà i colori lucidi e vividi come se fossimo sotto l’effetto di sostanze psichiche. Quello che invece ha più attirato la mia attenzione è la modalità della visuale in prima persona, inutile, perché se bene nessuno la utilizzerebbe, in quanto troppo scomoda per il genere di gioco, non è nemmeno divertente. Sebbene le animazioni funzionino anche in prima persona, l’opzione è tutt’altro che funzionale, dato che rischieremo di sparare i colpi o troppo in alto o troppo in basso, così da mancare il bersaglio: ogniqualvolta l’arma fa fuoco, appare uno sprite in bassa risoluzione che spezza drasticamente l’immersività. Per non parlare poi dell’androide Liquidera, che ha la capacità di teletrasportarsi a una breve distanza: potete immaginare il mal di testa se giocato con questa opzione ex. Le altre funzionalità sono particolari e divertenti, in grado di regalare qualche ora di gioco in più.

In conclusione il titolo è divertente, e stimola i sentimenti tipici degli arcade shooter e, con il giusto pizzico di modernità, donatogli da Witch Beam, riesce a essere apprezzabile a tutte le età. Inoltre la versatilità di Switch dona all’opera nuova vita. Assault Android Cactus+ sarà un titolo datato e dalla breve esperienza, ma ha quel qualcosa che molti videogiochi non hanno: il divertimento puro, diretto, senza troppi fronzoli. Se mai vi trovaste un pomeriggio annoiati, beh, sappiate che c’è bisogno del vostro aiuto per fermare dei robot ribelli e ricordate: qualsiasi cosa accada non smettete mai di sparare.