eSport da Olimpiadi: parola di Rob Pardo, ex Blizzard

In questi giorni si fa un gran parlare di Olimpiadi (e non sempre per ragioni prettamente sportive), ma la vera notizia che potrebbe interessare tutti noi videogiocatori è un’altra: e se lo sport elettronico fosse ammesso davvero all’evento che ogni 4 anni riunisce i principali campioni mondiali di tutte le discipline sportive? Ebbene, proprio dall’Industry qualcosa si sta muovendo, e non certo per bocca del primo venuto. A parlare della possibilità di aggiungere alle Olimpiadi anche gli eSports (sport elettronici, aka videogiochi) è stato l’ex direttore creativo di Blizzard, Rob Pardo, in una recentissima intervista alla BBC.

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Pardo, veterano di Blizzard, è stato anche lead designer di World of Warcraft, oltre a lavorare per titoli del calibro di Starcraft, Diablo e altri legati a Warcraft, e ha lasciato la major nel corso del 2014 dopo 17 anni di onorata carriera.

Nell’intervista di cui sopra, ha dichiarato: “A mio parere, gli eSports dovrebbero entrare a far parte delle Olimpiadi. Richiedono abilità fisiche e psichiche notevoli: basta guardare i giocatori professionisti e i riflessi fulminei che devono avere, oltre alla loro capacità di prendere decisioni istantanee. Riescono a compiere oltre 300 azioni al minuto”.

Pardo ha aggiunto che è difficile considerare i videogiochi un vero sport, se si pensa al collegamento con l’effettivo sforzo fisico, ma tuttavia questo si potrebbe dire anche di molte altre discipline già incluse nei giochi olimpici.

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Tuttavia, non tutti la pensano come lui. ESPN (nota emittente televisiva sportiva) di recente ha mandato in onda eventi come tornei di Dota 2 e League of Legends, ciò nonostante il presidente della compagnia, John Skipper, ha affermato che non considera i videogiochi, anche in queste loro forme, alla stregua di sport veri e propri.

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