Fortnite, PUBG e Overwatch: i giocatori cinesi possono tirare un sospiro di sollievo

Recentemente, il governo cinese ha creato un “Comitato di revisione etica per il gioco online“, atto a garantire che i videogame non contengano contenuti epliciti ed eticamente discutibili. Tra i venti titoli esaminati da questa istituzione nove, tra cui Fortnite, sembravano a un passo dal finire in una vera e propria black list, per poi essere addirittura messi al bando. Le opere da vietare, secondo l’ente, presentano sangue e immagini di dubbio gusto, accompagnate da un contenuto volgare e personaggi femminili “poco vestiti”. Vale la pena ricordare che la Cina ha censurato il personaggio di Winnie the Pooh in Kingdom Hearts III: a quanto pare, il fatto ha origine da un meme apparso su internet nel 2015, divenuto subito virale, in cui si accostava un’immagine del tenero orsetto in compagnia di Tigro ad una ritraente il presidente cinese insieme a Barack Obama, per via della somiglianza che il famoso personaggio avrebbe con Xi Jinping. Ebbene, stando alle parole degli analisti, pare che quella lista trapelata fungesse solo da esempio, poiché il Comitato non valuta i giochi già pubblicati, ma solo quelli in fase di sviluppo o prossimi al rilascio. In quei giorni, infatti, non c’era certezza che le misure del governo cinese fossero state applicate, e nemmeno gli sviluppatori hanno rilasciato dichiarazioni a riguardo. Per ora, gli utenti  cinesi possono, davvero, tirare un sospiro di sollievo.

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