Un eroe di ritorno nel suo villaggio natale, un mondo soggiogato dalle oscure forze del male e un malvagio demone amante delle paperelle di gomma: queste sono le giuste premesse per un titolo come Book of Demons. Il gioco, frutto delle menti dietro la casa di sviluppo polacca Thing Truck, รจ la prima installazione di una serie antologica chiamata Return 2 Games, ideata con lโobiettivo di riproporre fedelmente le vecchie meccaniche di prodotti del genere, molto in voga nel periodo che va dalla fine degli anni โ90 ai primi del 2000, con titoli come Diablo (Blizzard Entertainment, 1996).ย Il progetto entrรฒ nella fase di Early Access nella seconda metร del 2016 e tra pochi giorni, il 15 dicembre 2018 per lโesattezza, verrร rilasciata la versione finale pronta per essere acquistata e giocata da tutti gli utenti interessati.ย
La trama non รจ tra le piรน originali, ma risulta comunque godibile man mano che si prosegue nellโavventura, riuscendo nellโimpresa di mantenere alto lโinteresse dell’utente durante lโintera durata della campagna. Nellโuniverso di gioco, chiamato Paperverse, risiede il villaggio natale dellโeroe che andremmo a impersonare (a scelta tra un guerriero, uno stregone o un arciere) il quale, a causa di una sfortunata serie di eventi, si ritrova soggiogato da oscure forze maligne comandate da una sinistra presenza nota come Arcidemone. Compito del nostro protagonista sarร quello di farsi strada nelle profonditร del villaggio, attraversando pericolosi dungeon composti da prigioni, cantine, catacombe, e affrontando unโenorme pletora di nemici per arrivare infine al cospetto dell’Arcidemone e sconfiggerlo per far tornare la pace a Paperverse. Semplice, vero? Il prodotto si presenta come un hack ‘n’ slash isometrico in 2D, un gioco di ruolo basato sul combattimento con grafica dallโalto e uno stile artistico molto particolare. Lโintero universo infatti, come spiegato nel video introduttivo, risiede allโinterno di un volume, e per questo motivo ogni elemento grafico del gameplay รจ stato creato per dare la sensazione all’utente di muoversi allโinterno di un libro pop-up, con poche animazioni per personaggi e oggetti ma molta cura sul piano grafico. Non a caso il mondo di gioco รจ chiamato Paperverse (universo di carta).ย
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Il giocatore potrร muoversi allโinterno di ogni singolo livello su corridoi giร tracciati, grazie a una meccanica a binari che non permette lโesplorazione libera della mappa.
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Le modalitร di gioco possono risultare semplici durante i primi minuti della partita ma andranno sempre piรน a intensificarsi con il passare del tempo, con un maggior numero di elementi da tenere sottโocchio e una lunga lista di meccaniche che il player dovrร imparare a padroneggiare per riuscire al meglio nellโimpresa. Il giocatore potrร muoversi allโinterno di ogni singolo livello su corridoi giร tracciati, grazie a una meccanica a binari che non permette lโesplorazione libera della mappa, ma solo il procedere e lโarretrare attraverso percorsi giร decisi a monte dagli sviluppatori: in questo senso sembra di spostarsi letteralmente sul tabellone di un gioco da tavolo. Nel corso dellโavventura sarร possibile affrontare unโenorme mole di nemici divisi tra scheletri, morti viventi, gargoyle volanti, demoni inferiori, enormi ragni e molti altri ancora, diversificati ulteriormente. Ci saranno quelli dotati di uno scudo da abbattere prima di poter essere attaccati direttamente, altri che una volta uccisi esploderanno in una nube velenosa, chi utilizzerร arco e frecce al posto di spade e cosi via. Dopo che un nemico sarร entrato nel nostro raggio dโazione, questo verrร agganciato automaticamente con un’attacco lento ma efficace, focalizzato sulla minaccia piรน vicina, che potrร comunque essere accelerato selezionando manualmente con il mouse il nostro bersaglio e cliccando piรน volte: ad ogni nostro click equivale un colpo sferrato dal nostro eroe.ย
La modalitร di gioco varia leggermente alla presenza dei boss, con combattimenti suddivisi in “fasi” nelle quali verremo invitati a modificare il nostro stile di attacco o difesa in base alla minaccia che stiamo affrontando al momento. Ogni nemico sconfitto rilascerร sul terreno un piccolo tesoro che potrร essere raccolto passandoci semplicemente sopra con il puntatore del mouse. La ricompensa varia tra cumuli di denaro, pozioni e carte, lโelemento forse piรน importante dellโintera meccanica di gioco, cheย puรฒ essere considerato sicuramente come la feature portante che piรน contraddistingue il titolo da altri simili del genere. Con un totale di 30 carte potenziabili, suddivise in 3 categorie (Incantesimi, Oggetti e Artefatti), il player potrร creare il proprio set da utilizzare e modificare in ogni momento della partita, rendendo ogni scontro vario e personalizzabile. Quelle equipaggiate conferiscono abilitร particolari al protagonista, permettendogli ad esempio di lanciare palle di fuoco, assorbire piรน cuori dopo lโuccisione di un singolo nemico o aumentare piรน velocemente la barra del mana, che si consumerร ogniqualvolta decideremo di far uso di una delle nostre skill. Il numero di carte utilizzabili potrร essere aumentato man mano che si procederร nellโavventura, e acquisiremo sufficiente esperienza per salire di livello: quando raggiungeremo il successivo, avremo automaticamente unโincremento nei valori della vita (recuperabile da apposite pozze disperse nella mappa) e del mana.
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Ogni oggetto che andremo a scartare nel corso dellโesperienza di gioco non verrร perso ma confluirร in questo Calderone.
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Ulteriori elementi che rendono Book of Demon un gioco quasi unico nel suo genere, sono il sistema dei livelli procedurali, la presenza del Calderone e una delle novitร piรน particolari allโinterno del titolo, ovvero, il Flexiscopio. Ma andiamo per ordine. Gli stageย che dovremmo superare per arrivare al gran finale vengono generati proceduralmente, e questo significa che nell’enorme lista disponibile non troveremo mai due mappe uguali tra loro, con tesori, passaggi, nemici e segreti sempre diversi, comportando un altissimo grado di rigiocabilitร .ย Il Calderone invece, presente nella piazza del villaggio, un centro nevralgico dove potremo parlare con diversi personaggi, conoscere ulteriori dettagli sulla storia o personalizzare il nostro eroe, permette il potenziamento e lo sblocco di determinate abilitร e carte che potremo implementare nel mazzo del personaggio per poi essere utilizzate nel corso dellโavventura. Usando una meccanica particolare, in pratica,ย ogni oggetto che andremo a scartare durante lโesperienza non verrร perso, ma confluirร in questo Calderone, consultabile ogni volta se ne desideri per recuperarne il contenuto sotto forma di potenziamento, piรน o meno raro e potente, a patto che il player non muoia: in quel caso, tutto ciรฒ che รจ stato raccolto andrร perduto.ย Il Flexiscopio รจย una meccanica unica nel suo genere e conferisce pieno potere allโutente riguardo la durata di una partita. Utilizzando questo sistema, il giocatore sarร in grado di decidere la durata di una singola sessione ancor prima di iniziare effettivamente a metter mano sul mouse: ciรฒ influirร non solo sulla longevitร , ma anche sulla difficoltร . Ottimo per tutti coloro che non hanno molto tempo a disposizione o che, al contrario, desiderano unโesperienza piรน lunga e immersiva del normale.ย
Book of Demons risulta ben bilanciato nel comparto dei pro e dei contro, mantenendo i piatti della bilancia quasi sullo stesso piano. Ma cominciamo dalle note positive e degne di merito. Gli elementi che ci sentiamo in bisogno di lodare sono, in primis, lo stile grafico e artistico utilizzato per rappresentare il mondo di gioco affascinante e accattivante. Da segnalare anche lโimplementazione in un titolo del genere dellโinnovativo sistema di carte in grado di permettere un approccio personalizzato secondo i gusti dellโutente, e la presenza di un umorismo cupo ma azzeccato che รจ possibile percepire nel corso dei dialoghi con i diversi personaggi presenti nel villaggio.ย L’inserimento di uno strumento come il Flexiscopio รจ un’opzione che molti giochi dovrebbero adottare.
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Avremmo apprezzato una maggiore libertร di movimento. Da segnalare anche unโesagerata, e in certi momenti, frustrante ripetitivitร nel design dei livelli.
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Lโaltra faccia della medaglia perรฒ non lesina di difetti. Nella categoria dei contro possiamo inserire diversi fattori che ci hanno fatto storcere il naso piรน volte nel corso dellโavventura. Parliamo della quasi totale assenza dellโesplorazione delle mappe secondo i gusti del giocatore, che si ritroverร , per tutta la durata del titolo, a percorrere corridoi giร tracciati e invalicabili. Avremmo apprezzato una maggiore libertร di movimento. Da segnalare anche unโesagerata, e in certi momenti, frustrante ripetitivitร nel design dei livelli che, pur essendo sempre diversi tra di loro grazie alla generazione procedurale, alla fine risultano monotoni e danno quella sensazione di giร visto. Un tutorial oppressivo, accompagnato da una lunga lista di meccaniche confusionarie e complesse che potrebbero mettere in difficoltร il giocatore alle prime armi con prodotti del genere chiude il quadro degli aspetti negativi.ย
Nel complesso, il primo capitolo della serie antologica Return 2 Games si presenta come un titolo divertente che riesce a innovare un genere oramai anziano, mantenendo comunque i giusti cardini con il passato. ร il modo perfetto per scoprire per la prima volta, o riscoprire nuovamente, una tipologia di videogioco che ha fatto la storia, come quello degli hack ‘n’ slash isometrici. ร ottimi per i novizi, ma anche per gli hardcore gamer che desiderano cimentarsi in una nuova avventura bidimensionale: siete pronti ad affrontare l’Arcidemone?