Jason Rubin: il meglio deve ancora arrivare

Quando due leggende si incontrano sul campo o su un palcoscenico, suscitano immediatamente l’interesse del pubblico e della critica, provando ad immaginare quale sarà il risultato sportivo o creativo di questa unione. Nello sport e nell’arte non mancano esempi eccellenti, ma anche nell’industria videoludica, che si sta sempre più avvicinando al mondo dello spettacolo, si può parlare di incontri tra vere e proprie figure leggendarie. L’ultimo in ordine di tempo, è avvenuto alla VRX conference di San Francisco ed ha visto come protagonisti Jason Rubin e Ted Price. I due si sono intervistati a vicenda durante una fireside chat ed in questa occasione Rubin ha potuto esporre quali sono le sue aspettative per il futuro della realtà virtuale. Sia Ted Price che Jason Rubin hanno fondato due tra le società di sviluppo più famose del panorama videoludico internazionale: stiamo parlando rispettivamente di Insomniac e di Naughty Dog. Il primo è ancora a  capo della sua società mentre il secondo, dopo aver ceduto Naughty Dog nel 2001 a Sony, ora lavora come capo dei contenuti per Oculus.

Jason Rubin, capo dei contenuti per Oculus
Jason Rubin, capo dei contenuti per Oculus

Il suo lavoro è quindi quello di produrre il maggior numero possibile di titoli ed esperienze per il Rift ed ha voluto esprimere il suo parere su quali saranno gli sviluppi futuri del panorama della realtà virtuale, con un occhio di riguardo per la direzione intrapresa dalla sua azienda. Nonostante ci sia già un discreto numero di titoli ben accolti dalla critica, Rubin è convinto che il meglio deve ancora arrivare. Secondo il dirigente di Oculus, non siamo ancora giunti al culmine per quanto riguarda la soddisfazione dei desideri dei consumatori, il picco di creatività per quando riguarda i contenuti dovrebbe essere raggiunto in circa due anni. Queste punte nella soddisfazione dei consumatori saranno raggiunte anche grazie all’aumento dei titoli disponibili e ad una maggiore diffusione dei visori. Rubin ha affermato poi che la sua politica, per quanto riguarda lo sviluppo della realtà virtuale all’interno dell’azienda, segue un diagramma simile a quello di una mazza da hockey. Si tratta quindi di uno sviluppo che, nelle sue prime fasi, risulta lento e controllato per poi ricevere un’impennata improvvisa, attesa, stando alle sue parole, nei prossimi due anni. Jason Rubin si è inoltre recentemente occupato della libreria di oltre cinquanta titoli pronti per il lancio del loro nuovo controller: l’Oculus Touch. Non ci resta che attendere fiduciosi i prossimi due anni e seguire gli sviluppi di Oculus e delle altre industrie del settore per capire quanto le parole di questa leggenda videoludica risulteranno, speriamo, profetiche.

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