The Unspoken rivoluzionerà il microcosmo degli eSport

Il medium interattivo ha conosciuto diverse fasi nella sua lunga esistenza. Se negli anni ’90 potevamo vedere il picchiaduro come genere di riferimento per il pubblico, ecco che nel decennio successivo le cose sono improvvisamente cambiate, dando modo allo sparatutto in prima persona di crescere e diventare un fenomeno di massa. Seguendo lo stesso ragionamento, è indubbio che il MOBA sia la tipologia d’intrattenimento che più viene richiesta dalle masse. Tra diversi esponenti, questo genere sta conoscendo una rinascita inaspettata, dovuta soprattutto all’iconico League of Legends. Spostandoci sulla realtà virtuale, però, è interessante notare come, in questo campo, lo sviluppo sia drasticamente diverso dal resto. Un esempio importante di questa progressiva maturazione della VR è The Unspoken, titolo promettente e sviluppato da Insomniac Games, azienda già nota nell’ambiente di queste tecnologie per aver pubblicato Edge of Nowhere e Feral Rites. In questo specifico caso, però, The Unspoken potrebbe rivoluzionare un intero genere e, al contempo, vestirlo di una nuova identità proprio grazie alla VR.

I diversi filmati che Insomniac Games ha pubblicato nel corso dei mesi sono chiari: gli eSport per la realtà virtuale saranno concentrati particolarmente sul movimento fisico e sulla nostra diretta coordinazione, in una vera e propria battaglia che metterà il nostro avatar in prima linea. Le differenze rispetto ad altri esponenti sono chiaramente visibili e stanno già permettendo al pubblico di separare sostanzialmente le opere per il videogioco tradizionale da quelle per la realtà virtuale. Un passo simile è necessario, così come lo fu per il videogioco, che cercò di simulare la cinematografia, per poi capire che solo alcuni elementi avrebbero giovato all’intrattenimento generale del giocatore. La VR, da questo punto di vista, sta vivendo un periodo di crescita ben più breve e immediato, dovuto anche alla mole di contenuti che vengono pubblicati dagli studi indipendenti e interessati alla tecnologia in questione. Qual è stato, però, il punto cardine dell’intera esperienza di gioco? E cosa vuole ottenere Insomniac Games da questa piccola gemma?

Quanto è dinamico il confine tra VR e videogioco tradizionale?
I MOBA sono forse il migliore esempio di eSport: quanto pensate possa essere rivoluzionato questo tipo di gioco in VR?

Per parlare del titolo, è intervenuto lo stesso direttore creativo del progetto, Chad Dezern:

Per noi, lo sviluppo di The Unspoken è partito con la realizzazione di un gioco divertente e competitivo. Non appena ci siamo buttati in ufficio all’interno delle partite competitive, abbiamo compreso che il gioco avrebbe avuto bisogno di duelli magici composti da un inizio, un intermezzo e una fine. Ci ha veramente aiutato a trovare una base per l’esperienza. La narrativa è presente per impostare il mondo di gioco e l’abbiamo fatto per intrigare i giocatori, ma è solo la punta di un enorme iceberg. Non ci siamo concentrati su quella componente per il semplice fatto di volerne realizzare una in maniera eccelsa, invece di sparpagliare il tutto in diverse modalità. Per noi, quella componente si sarebbe tramutata nei duelli competitivi tra due sfidanti.

The Unspoken arriverà gratuitamente il 6 dicembre per chi avrà preordinato l’Oculus Touch, in un pacchetto che comprenderà opere del calibro di Dead and Buried e Robo Recall. 

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