Games Industry Day e il futuro del medium interattivo

Il medium videoludico non è più così giovane e la sua crescita è stata finalmente riconosciuta dalle istituzioni, le quali hanno potuto osservare il beneficio economico che può portare un mercato così ampio e fertile; queste sono state le premesse del Games Industry Day, promosso da AESVI e circondato da finanziatori, aziende, organizzazioni e case di sviluppo nostrane. Ciononostante, la giornata trascorsa ha dato anche modo al nostro paese di tirare fuori alcuni discorsi che andavano rispolverati e ritrattati: l’estensione della tax credit al medium videoludico, l’importanza che il mezzo d’intrattenimento ha in un mercato sempre più dinamico e la fondamentale importanza per i nostri creativi di sperimentare con tecnologie quali la realtà aumentata e virtuale.

L’evento comincia alle 9:45, dando modo ad AESVI di aprire il dibattito con una presenza particolarmente importante, soprattutto per la realtà virtuale: Flavio Parenti, infatti, è il presidente e il direttore creativo di Untold Games, casa di sviluppo nostrana che si è fatta conoscere al mondo per il suo rinomato Loading Human, titolo del quale abbiamo già parlato in passato. Flavio si è concentrato su quello che sarebbe poi stato l’argomento principale della giornata, accentuando la valorizzazione che sta avendo il videogioco negli ultimi anni. Nel filmato, visibile sottostante, Parenti si fa soprattutto carico di aprire un nuovo capitolo di sfide per la storia del videogioco in Italia. Da quel momento, il discorso del Games Industry Day si è aperto a delle tavole composte da ospiti di spessore e provenienti da diverse realtà.

Uno degli argomenti principali delle discussioni sono state alimentate dalla legge di riforma del cinema e dell’audiovisivo, avvenuto il 4 novembre alla Camera dei Deputati. La legge ha esteso il meccanismo del tax credit anche alla produzione e alla distribuzione dei videogiochi prodotti in Italia. Questa misura provvederà a istituire un Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo, dotando il settore di circa 400 milioni di euro all’anno che serviranno per ridurre il grande baratro che tuttora si nota rispetto a paesi come la Francia e la Gran Bretagna. Da quel punto di vista, si è detto molto per incentivare il paese alla partecipazione attiva. In particolare, verso la fine della fiera, è intervenuta Luisia Bixio, vicepresidente di Milestone, per affermare con serietà che questo non è che il primo giorno per portare in alto il settore videoludico nostrano.

E la VR? Nonostante la concentrazione del Games Industry Day sul videogioco classico, si è fatto anche riferimento agli ultimi medium. In particolare, l’amministratore delegato d’Invitalia Ventures, Salvo Mizzi ha parlato di un forte interesse della sua azienda nell’investimento sulle ultime tecnologie come la realtà virtuale; un’attrattiva che dovrà però crescere e maturare prima di poter diventare uno strumento interessante per tutte le parti coinvolte; sia per i clienti, sia per i possibili investitori. Un membro della Camera dei Deputati, Lorenzo Bassi ha invece parlato di Pokémon GO e del futuro per tecnologie come la realtà aumentata. Nel suo caso, Bassi ha indirizzato il suo pensiero sulle competenze lavorative del futuro, che dovranno affrontare questo ambiente mutevole del videogioco, aspettandosi anche di lavorare in altri settori dell’intrattenimento; cosa, peraltro, che abbiamo affrontato con un altro discorso sul transmedia di Max Giovagnoli.

Insomma, il Games Industry Day ci ha permesso di partecipare a un dialogo tra le istituzioni, le aziende e il pubblico. Si è discusso delle ultime tecnologie, del videogioco e del significato etimologico della parola, che viene spesso frainteso e sottovalutato dalla massa. Da studi talentuosi e indirizzati verso la realtà virtuale come LKA, Storm In A Teacup e Untold Games abbiamo capito che il nostro paese si sta attivando per diventare una realtà importante all’interno del mercato videoludico internazionale. La nuova riforma sul tax credit ha dato nuova vita alle giovani speranze di questo paese, ma come è stato detto dall’amministratrice di Q Academy, Giovanna Marinelli ha rafforzato il punto espresso in giornata. La missione principale di sviluppatori, aziende e semplici osservatori sarà quella di trasformare l’Italia da spettatrice passiva a partecipante attiva, valorizzando, rafforzando e stimolando un paese che ha ancora tanto da dare e dire al mercato.

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