Chi ha mai detto che la realtà virtuale non è social? A prescindere da ciò che pensate, WorldViz, azienda dedita alla produzione di soluzioni aziendali che utilizzano la VR, sta pensando una nuova piattaforma per la comunicazione tra imprese. Basandosi sul loro software Vizard, questa piattaforma permetterà di comunicare a più aziende tramite presentazioni VR e meeting virtuali. Effettivamente, sebbene il casco isoli molto il fruitore della realtà virtuale, la possibilità di utilizzare una connessione ad alta velocità e gli innumerevoli software, potrebbe trasformare un Oculus Rift o un HTC Vive in uno strumento molto potente per le interazioni sociali, grazie anche alla condivisione degli ambienti.
Il software si chiamerebbe, secondo voci di corridoio, Skofield, e punterebbe ad accontentare soltanto la fetta d’utenza business, creando un modo immersivo di lavorare. Le video conferenze sono, al momento, il miglior modo di poter lavorare tra impiegati d’aziende con sedi distanti, ma che non migliora definitivamente la mancanza della presenza fisica: questo software, invece, potrebbe aiutare molto nell’utilizzo di oggetti complessi, di schemi e materiali che, in video, perderebbero la loro tridimensionalità. In un momento storico in cui il co-working e le location pubbliche adibite ad una fruizione prettamente lavorativa fanno il loro successo, permettere ai dipendenti o manager di un’azienda di poter entrare in uno spazio virtuale completamente modellabile in base alle necessità, creerebbe benessere sia alle persone (che eviterebbero spostamenti inutili e perdite di tempo) sia all’azienda (che potrebbe davvero velocizzare ulteriormente le proprie dinamiche). Sicuramente il tempo saprà illuminarci sul risultato che, in teoria, potrebbe essere solo che ottimo, ma che mai sarà certo fino al rilascio dell’applicazione.