Quattro giorni di conferenze, ospiti leggendari ed eventi che si sono divisi tra videogioco, cinema e il futuro delle prossime tecnologie; il GameRome รจ giunto al termine eย consci di questa situazione ci siamo addentrati nell’IndiePalace, piccolo tempio del videogioco made in Italy. L’edificio si divideva in due piani distinti: il primo era dedicato alla mostra di alcuni giochi, all’organizzazione dei tornei e all’allestimento di altre piccole presentazioni, mentre il secondo veniva semplicemente utilizzato dagli aspiranti sviluppatori per la GameJam della fiera, in quarantotto ore di lavoro ininterrotto e infuocato. Il nostro lavoro, perรฒ, era un altro. Lesti come dei felini, abbiamo prontamente individuato due opere in realtร virtuale e ci siamo messi in fila per provarle, speranzosi di poter indossare il visore e di tornare nel mondo reale con un sorriso stampato nei nostri volti. Alla fine della giornata, รจ rimasta una sola certezza: il lato creativo e artistico del bel paese sta risorgendo e lo sta facendo in pompa magna, perfino nel microcosmo della realtร virtuale.
Attirati anche dalle locandine e dai movimenti bizzarri dei giocatori, ci siamo subito trovati di fronte a Gates of Nowhere. Il nome del gioco dovrebbe risultarvi familiare. Oltre ad essere un titolo nostrano atteso da molti appassionati della VR, abbiamo anche avuto in passato il modo d’intervistare il talentuoso team. Nota come Symmetrical, la casa di sviluppo ha dichiarato che Gates of Nowhere si trova ancora in una fase preliminare del lavoro, con la presentazione del prodotto che risulta essere soltanto una piccola prova di quello che sarร poi l’opera completa. Ciononostante, la demo di Gates of Nowhere ci ha sorpresi, sfoggiando un comparto grafico curato e un sistema di gioco collaudato e divertente. Facendoci vivere tre spezzoni di gioco diversi, gli sviluppatori ci hanno dato modo di passare dal semplice combattimento con spada e scudo alla piรน complessa arceria. Nel corso dei 5 minuti che ci sono voluti per portare a termine la demo,ย abbiamo percepito le grandissime potenzialitร del titolo, il quale potrebbe in futuro diventare un punto di riferimento solido per i giochi di ruolo nella realtร virtuale. Non ci resta che augurare il meglio per Symmetrical e per il loro Gates of Nowhere,ย con la speranza che possano aggiornare la community con un prodotto altrettanto sorprendente!
Dopo aver concluso la demo di Gates of Nowhere, ci siamo trovati di fronte alla postazione di un altro studio che abbiamo avuto il piacere di conoscere: Reddoll Games รจ nota su Steam per aver sviluppato VR Ping Pong, un titolo particolarmente riuscito e divertente, ma le sue sperimentazioni non si fermano qui. Il nome del gioco che abbiamo provato nell’IndiePalace, Shut Up And Shoot, dovrebbe farvi capire la tipologia di gioco. Siamo un soldato che deve salvare i civili da un campo di battaglia e colpire i terroristi prima che possano fuggire. La particolaritร perรฒ risiede nel sistema di controllo: il fucile dobbiamo effettivamente impugnarlo con i due controller dell’HTC Vive, simulando una presa che offre un approccio interessante al gioco. Oltre a questa particolaritร , Shut Up And Shoot rimane un arcade piuttosto classico e interessante, con dei livelli che incrementeranno gradualmente la difficoltร e, conseguentemente, il nostro divertimento adrenalinico. Detto ciรฒ, Reddoll Games sta comunque pensando al futuro e alle vie che potrebbe prendere il titolo, soprattutto in fase di sviluppo. A questo punto, non ci resta che attendere degli aggiornamenti dal team stesso.
Il GameRome si รจ concluso e con questi giorni sono pure tornati a casa gli ospiti del calibro di Denis Dyack e Marty O’Donnell, ma non solo. Abbiamo esplorato il futuro della VR con Max Giovagnoli e discusso con Tomonobu Itagaki di una cultura che rimane tuttora insicura del successo legato alla realtร virtuale. Ci siamo trovati perfino a parlare della VR con Markus Tessmannย e tutti erano concordi nell’affiancare la realtร virtuale con una sola definizione: il futuro. Usciti dalla fiera, ci siamo resi conto di quanto il GameRome si sia rivelato importante per il videogioco e per la nostra presenza al suo interno. Il Drago D’Oro aveva giร portato in Italia degli eventi simili, ma il GameRome รจ riuscito a realizzare una grande fiera dedicata ai medium interattivi ย e interamente nostrana, valorizzando anche le produzioni indipendenti che abbiamo trattato, le quali sono state provate e premiate dagli ospiti stessi. Che dire, con l’auspicio che la prossima edizione possa rivelarsi ancor piรน sorprendente, lasciamo il GameRome con un sorriso e la speranza che in futuro la realtร virtuale possa diventare un punto centrale negli eventi della fiera.
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