Zuckerberg: l’utenza VR cresce e le esperienze social continuano ad evolversi

Durante l’ultimo Oculus Connect, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg è salito sul palco per mostrare i risultati raggiunti con l’ultimo prototipo di esperienza social in realtà virtuale. Una volta indossato il visore, ha incontrato Lucy e Michael all’interno del mondo digitale, e insieme hanno mostrato tutte le caratteristiche del loro nuovo prototipo. L’aspetto sicuramente più interessante è l’aggiunta di un sistema in grado di riconoscere le espressioni facciali dell’utente in base al suono della voce e trasporle sul suo avatar, cosa assolutamente non presente nella prime versioni, permettendo di portare la comunicazione in VR ad un livello superiore grazie all’importantissima introduzione delle espressioni e del linguaggio del corpo. Tramite il Touch, anche le dita trovano il loro spazio, cosa che ha da sempre caratterizzato il sistema di controllo dell’Oculus Rift. Non meno importante, gli avatar appaiono decisamente più umani: ora hanno un corpo, braccia, un colorito per la pelle, dei capelli e anche accessori, superando di gran lunga le teste semi-trasparenti fluttuanti del passato. Hanno anche svolto alcune attività, quale la visione di video in compagnia, una partita a carte, scacchi e persino un duello di spade, ma ciò che ha colpito maggiormente è la possibilità di videochiamare tramite l’app Messanger da dentro il mondo virtuale col quello esterno. Non abbiamo ancora notizie su quando tutto questo verrà reso disponibile, ma sicuramente è evidente che per gli sviluppatori è sempre più importante trasportare nella realtà virtuale tutto (o quasi tutto) ciò che caratterizza l’aspetto sociale dell’essere umano.

Esattamente come al precedente Oculus Connect, anche questa volta Zuckerberg ha preparato un discorso, rivelando che i risultati fin’ora raggiunti sono più che soddisfacenti, facendo più progressi di quanto tutti loro potessero aspettarsi. E’ stata sua premura far notare che al momento, un milione di persone al mese usano un visore. Non è stato specificato nulla quali sono i tipi di visore più usati o dati che dimostrano la sua affermazione, quindi è facile pensare che il suo discorso si estenda in modo generale alla VR intera, senza distinzioni particolari. Tutto ciò testimonia che l’industria e il mercato crescono notevolmente e in parallelo, merito anche dei grandi investitori quali Valve, HTC, Samsung, Google e Facebook stessa. Le sorprese non sono certo state poche alla fine, ed eccitante è stata anche la presentazione della versione wireless dell’Oculus Rift. Piano piano, il futuro che abbiamo immaginato insieme sta prendendo forma, e non ci vorrà molto prima di vedere una VR sempre potente e spettacolare.

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