Giocare ad essere se stessi? Presto sarà possibile grazie a degli sviluppatori tedeschi

Quando si catturano riprese in VR, oppure filmati a 360 gradi, le persone e le figure spesso risultano troppo piatte e non molto dettagliate. Uno scienziato tedesco è riuscito ad inventare una tecnologia che presto sarà in grado di mostrare ricostruzioni 3D con una qualità di altissimo livello e che riesca a catturare anche i piccolissimi dettagli del modello che posa davanti alle telecamere. I ricercatori del Fraunhofer HHI hanno progettato un set di molteplici videocamere disposte in modo da creare la perfetta impressione tridimensionale, la quale punta a riprodurre al meglio il soggetto interessato.

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Dai capelli del personaggio non si direbbe che stia impersonificando se stesso!

Con il continuo migliorare della tecnologia legata alle videocamere, iniziano ad esistere anche delle configurazioni che assicurano ricostruzioni di qualità top. Gli algoritmi possono estrarre importantissime informazioni dalle immagini riprese, il che è necessario per dare vita a ricostruzioni 3D accurate. Non appena le persone vengono scannerizzate e calcolate, vengono immediatamente trasferite in un mondo virtuale dove i dettagli sono talmente ben definiti che mostrano addirittura le pieghe dei vestiti. Le telecamere, per effettuare questo tipo di processo impiegano qualche secondo, ma è un tempo accettabile se poi ci si ritrova davanti una illusione quasi perfetta, dovuta anche alla possibilità di interagire con le scene nella quali si è stati scannerizzati. I futuri utilizzi per questa tecnologia possono essere davvero molteplici, come videoconferenze e programmi d’intrattenimento televisivi i quali permetterebbero all’osservatore di ritrovarsi ed interagire proprio con le dinamiche della scena che sta vedendo. Questa tecnologia si trova desso in mostra allo show IFA di Berlino in Germania ed all”IBC di Amsterdam. Tutto sommato, dovessimo essere inseriti in una qualsiasi di queste scene, sarebbe davvero divertente poter interpretare noi stessi, non credete?