La questione delle esclusive ha sempre alimentato il mercato videoludico e, che dir si voglia, sta tuttora infiammando conversazioni e litigi sulla console migliore del momento. E’ inutile ribadire le preferenze di Sonari, Boxari, Nintendari e Glorious PC Gaming Master Race; quello che conta è che molti arrivano presto a formare un forte legame con il proprio dispositivo, spingendosi spesso a situazioni paradossali e malsane per un apprezzamento generale di tutte le opere sviluppate nel medium. Era per lo stesso motivo, quindi, che nel caso della VR/AR diversi appassionati hanno tentato di tutto pur di evitare che questa situazione si ripetesse nel nuovo, e spesso citato come ultimo, medium. Tramite un sondaggio, sviluppato e completato dalla VRDC, si è scoperta, però, la verità generale degli sviluppatori, che si sono espressi su moltissime questioni legate alle malfamate esclusive.
The VR/AR Innovation Report racchiude diversi dati fondamentali per capire la situazione attuale che si sta vivendo nel giovane medium, ma il dato principale che fuoriesce da questi sondaggi è che gli sviluppatori preferiscono di gran lunga un futuro senza esclusive. Tra oltre 500 persone coinvolte, il 78.1% degli sviluppatori ha confermato di voler programmare il proprio titolo su diverse piattaforme tra realtà virtuale e realtà aumentata. Un’altra informazione che è uscita fuori da una domanda precisa del sondaggio porta queste due nuove tecnologie come un forte investimento futuro per gli sviluppatori VR/AR. Il 95.5% degli intervistati è difatti piuttosto sicuro che la realtà virtuale e quella aumentata diverranno un mercato sostenibile a lungo termine. Voi che ne pensate? Tra titoli recentemente usciti come Edge of Nowhere e Lucky’s Tale, qual è stata la vostra opinione nei confronti di queste esclusive? Come sempre, let us know!