PowerClaw: l’hands-on di VR Gamer dalla Gamescom di Colonia

Mentre giravo per la Gamescom, in un momento di pausa dopo aver finito con interviste varie, hands-on e articoli, mi imbatto in uno stand che, ancora adesso, non capisco come possa esserci sfuggito di mano fino a quel momento. Con la coda dell’occhio, ho visto qualcuno indossare un visore e dei guanti. La cosa ha immediatamente catturato la mia attenzione, ed è stato notato altrettanto rapidamente da Alyed Tzompa, project creator del PowerClaw, che mi si è avvicinato presentandosi. Brevemente mi ha accennato qualcosa del loro prodotto: un guanto per la realtà virtuale in grado di simulare sensazioni quali il tatto, la vibrazione, il caldo e il freddo. La nostra schedule era pienissima di roba, ma in quel momento avevo capito una cosa: era nostro compito farci un hands-on. Corro immediatamente da Alessandro Sion, e, con qualche sacrificio, riusciamo a ritagliarci uno spazio durante il nostro momento di svago. Quando arriviamo, però, lo stand stava smontando tutto per andarsene: da lì a poco la Gamescom avrebbe chiuso. Con un pò di amarezza in bocca, ci avviciniamo nella speranza di avere qualche informazione in più. Il team Vivoxie, che ha sede in Messico, ha dimostrando davvero una grande cortesia.

Certo, ormai non potevano montare il visore, avrebbe preso troppo tempo, ma hanno comunque deciso di dedicarci un pò del loro tempo per spiegarci qualcosa del loro PowerClaw e persino di provare le sue caratteristiche. Mentre gli altri preparavano l’attrezzatura, Alyed Tzompa ci ha spiegato quali sono gli obiettivi del suo team: il PowerClaw, ancora in fase di prototipazione, è un dispositivo pensato per incrementare a livello aptico l’immersività delle esperienze in realtà virtuale. Le sue applicazioni non si limitano al videogioco, ma si estendono ad ampio spettro nella realizzazione degli stessi, nella telemedicina e nell’e-learning. Tra le caratteristiche più interessanti, a cui molti non pensano immediatamente, è che se indossiamo il guanto per tanto tempo, inevitabilmente, si sporcherà e finirà per puzzare in maniera indecente. Ebbene, il guanto offre la possibilità di essere lavato, con attenzione ovviamente, per mantenerlo pulito e decoroso. Attenzione però a non buttarlo in lavatrice, si raccomanda Alyed. Il loro primo prototipo era in grado di simulare vibrazioni e contatto in maniera approssimativa solo su tre dita della mano, ma oggi sono in grado di stimolare tutte e cinque le dita anche col caldo e col freddo. Il loro progetto è decisamente ambizioso: la versione ultimata del guanto prevede una completa interazione col mondo virtuale, che attualmente si limita ad essere un’esperienza passiva o al massimo supportata dal LeapMotion, e un’estensione delle cellule stimolanti per coprire completamente le mani che, fino ad ora, non va oltre la punta delle dita. Ma la caratteristica più interessante e grandiosa, ci spiega Alyed, è che il PowerClaw sarà in grado di simulare il contatto con gli oggetti a tal punto da ingannare il cervello.

Tzompa
Una breve e fugace chiacchierata col project creator Alyed Tzompa.

Alyed prosegue: in realtà virtuale, se ci troviamo di fronte, che so, ad un tavolo, nulla ci vieta di allungare la mano e passargli attraverso. Questo è un indizio che tradisce il nostro inganno virtuale, ricordando al nostro cervello che siamo all’interno di una simulazione. L’obiettivo ultimo del guanto è quello di stimolare la mano dell’utente, quando entra in contatto con un oggetto virtuale, in modo tale da impedire fisicamente di attraversare gli oggetti virtuali. Per intenderci: quando indossiamo un visore e ci troviamo sul bordo di un precipizio, a livello cosciente siamo consapevoli di trovarci dentro un mondo virtuale, ma a livello incosciente, invece, il nostro cervello, quando ci viene chiesto di camminare nel vuoto, esiterà sempre qualche istante prima di convincerci a fare il passo. Il passo lo faremo comunque, ma solo se c’è la partecipazione del nostro lato cosciente: fintanto che non ci pensiamo, non ci verrà mai in mente di camminare nel vuoto. E’ probabile che un principio simile esista anche a livello aptico, ed è prorpio questo a cui mira il team messicano: l’oggetto sarà sempre attraversabile, ovviamente, ma nel momento in cui ci entreremo in contatto, istintivamente verremo spinti a fermarci e a non proseguire oltre. Dopo queste premesse, avevo l’hype alle stelle: dovevo provare il guanto! Una volta infilate le mani, posso dire che non sono il massimo della comodità, ma, d’altronde, non è un giudizio a cui possiamo dare così tanto peso, vista la loro natura di prototipi: mica sono i morbidi guanti di lana della nonna, questa è tecnologia avanzata! Inizia quindi la fase di simulazione. Per prima cosa proviamo delle leggere vibrazioni, che risultano quasi piacevoli, per proseguire con degli stimoli più forti. Il primo paragone che mi viene in mente è quello di una leggera e breve scarica elettrica.

mano
In questa foto ancora non avevo idea di cosa mi aspettava…

Non ho saputo trattenere l’istinto di allontanare le mani nel tentativo di fuggire ad una sensazione così vigorosa e inaspettata. Con una vibrazione molto intensa ma breve, sembrava quasi di farsi penetrare da degli aghi. Gli attuatori applicati sulla punta delle dita si sono rivelati davvero sorprendenti in modo particolare col caldo e col freddo. Il primo, non sorprende più di tanto. Diciamo che sentire qualcosa che si scalda rapidamente non è una grande sorpresa. Ma il secondo… wow, quello mi ha stupito. Nel giro di mezzo istante, le mie dita sembravano toccare il ghiaccio! Ancora una volta, non ho saputo frenare l’istinto, le sensazioni erano tutte molto reali. Mi viene spiegato che le temperature raggiungibili da questi guanti possono addirittura arrecare danni per quanto sono potenti, ma state tranquilli: il PowerClaw è studiato per essere assolutamente innocuo, non arriverà mai a simulare vibrazioni o temperature che saranno effettivamente in grado di danneggiare le nostre mani. La mia esperienza è stata sicuramente limitata dal fatto che non indossavo il visore, ma vi garantisco che con un pò di immaginazione, è facile immaginare alcune applicazioni interessanti, come ad esempio un survival VR che simula una notte fredda in cui dobbiamo escogitare delle soluzioni per scaldarci le mani. Il progetto è davvero ambizioso, e vi invitiamo a buttare un occhio alla loro campagna di crowdfunding su IndieGogo, supportarli, e a seguirli sui social per rimanere aggiornati sui loro progressi. Auguriamo tanta buona fortuna al team Vivoxie e al loro PowerClaw!

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