Esercito Popolare di Liberazione: quando la VR diventa propaganda

Il 1° agosto può rappresentare un giorno terrificante per gli esseri umani, ma, soprattutto, per molti bambini e ragazzi. Winter is coming, il periodo delle vacanze sta per finire e, come se non dovesse bastare tutto ciò, le scuole sono vicine alla riapertura! Eppure, nonostante non sia una giornata così considerevole per la nostra cultura, in Cina si è organizzata una festività ben più importante, la quale rappresenta chiaramente la chiusura mentale di un paese ancora lontano da concetti democratici. Oggi, infatti, è l’89° anniversario dell’Esercito Popolare di Liberazione; il corpo militare più vasto al mondo, che conta oltre 2.225.000 unità, ed è per l’occasione che è stato annunciato il primo film a 360 gradi sul corpo militare cinese. La cosa non potrebbe che farci sorridere, nonostante le possibili implicazioni politiche, cionondimeno non possiamo astenerci dal descrivere quello che è chiaramente un tentativo implicito di propaganda, e domandarci se queste prime manifestazioni non si moltiplicheranno con il tempo.

La realtà virtuale risulta essere l’ultimo medium colpito dalle mire propagandistiche delle forze politiche, ma non è assolutamente uno dei primi. Che se ne parlasse in una novella o in un’opera cinematografica, si potevano trovare talvolta dei riferimenti velati verso le preferenze nei confronti di un partito politico. Un esempio storico è, per esempio, Der ewige Jude di Frittz Rippler, film pensato ed ordinato direttamente dal Terzo Reich, nel quale veniva presentata, secondo gli occhi del nazismo, la vita di un ebreo durante la prima metà del ‘900. Ed ecco, quindi, che partivano insulti e luoghi comuni sul loro essere avidi e materialisti, il tutto infarcito con un linguaggio che voleva sembrare arrogantemente oggettivo, ma non è finita qui. Nonostante sia stato eseguito in forma minore, anche il medium videoludico è arrivato a farsi influenzare dalle mire propagandistiche, e stavolta non dobbiamo che puntare il dito contro l’America del Nord per questo tentativo sciatto. America’s Army è noto per essere una serie di FPS finanziato dall’esercito degli Stati Uniti d’America, e gli inviti all’arruolamento non si fanno mancare, soprattutto nel sito ufficiale, dove è presente lo stemma dello U.S. Army ed un GOARMY.COM che si potrà selezionare tra le possibili opzioni, e che vi porterà nel sito ufficiale del corpo militare statunitense. Insomma, del materiale forte, considerando che si tratta comunque di un prodotto d’intrattenimento, e che può diventare potenzialmente pericoloso.

Per concludere, la realtà virtuale potrebbe risultare uno strumento di propaganda più efficace, non vi è dubbio, e gli esempi di prima sono stati emblematici per spiegare il punto della questione. La VR, se messa nelle mani giuste, potrebbe facilmente prendere l’immedesimazione che soltanto un’opera cinematografica può offrire ed unirla al divertimento interattivo di un videogioco. Sarebbe difficile immaginarsi il contrario, vista l’influenza maggiore che sta avendo questa tecnologia, e le potenzialità del visore le abbiamo vissute direttamente con i nostri occhi. Quali strade potrebbero intraprendere le organizzazioni politiche per portare avanti le loro idee, ingiuste o meno che siano? Per ora abbiamo un video celebrativo dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese, ma nulla ci vieta di pensare che la situazione possa progressivamente peggiorare, nel corso degli anni. Voi che ne pensate? Fateci sapere la vostra nei commenti!

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