Pensiamo alle nostre disavventure nei siti web più famosi e depravati al mondo. Adesso colleghiamoci al presente e ai nostri visori: cosa otterremo? La realizzazione di un sogno e dei desideri più perversi dell’animo umano. Non v’è da vergognarsi, nonostante sia un tabù nella nostra società, eppure il paese del Sol Levante riesce ad accogliere ed amare certe passioni, senza alcuna remora. Ne è una prova tangibile un recente festival a tema, noto come Adult VR Fest 01, che ha presto incuriosito una grandissima fetta del popolo giapponese. L’evento era stato organizzato nel noto distretto di Akihabara, e non per caso, vista la mole di negozi che sono dedicati al mondo degli otaku. Purtroppo la situazione è presto degenerata, facendoci capire, però, quale strada potrebbe principalmente percorrere una tecnologia come quella della realtà virtuale.
Le persone che si sono presentate alla fiera si sono rivelate essere ben più del numero previsto, e la fila si è presto accumulata a tal punto da portare addirittura l’intervento della polizia per dividere la folla scatenata. Alla fine, si sa, abbiamo già parlato di come la pornografia possa risultare attraente per noi deboli umani, soprattutto se vissuta attraverso un visore, e le ultime novità di Adult VR Fest 01 si sono rivelate devastanti per il precario equilibrio della sovraffollata Akihabara. Detto questo, bisogna anche pensare al nostro passato: dal passaggio al DVD, alla diffusione di internet. Moltissime rivoluzioni nel campo della tecnologia e dell’informatica le dobbiamo, dopotutto, ai contenuti pornografici, e non è detto che ci troveremo a nominarli per l’ultima volta, in questi contesti. Ora, la vera domanda che dobbiamo porci come popolo spesso critico e bigotto, è una sola: potremmo mai accettare una realtà simile in Italia, senza provocare servizi ed approfondimenti che punteranno allo scandalo?