Sono in molti a dire che il 2016 stia divenendo il periodo più prolifico per la realtà virtuale, e Sony lo sa fin troppo bene. Da quando ha pubblicizzato alla sua conferenza il PlayStation VR, si è trovata davanti a file interminabili agli stand dell’E3 per provare titoli come Batman: Arkham VR, Farpoint o Resident Evil VII, e questo fervore passionale non si è fermato solo a Los Angeles. La notizia sui preordini di PSVR ne spostano il visore in un piedistallo intoccabile, con la stessa GameStop che ha ammesso di aver visto tutte le copie svanire nel giro di qualche minuto, e non è tutto!
Le previsioni finanziare di Sony sono cambiate esponenzialmente da ciò che ci si aspettava prima, una situazione che abbiamo già trattato in un articolo e che porta a delle nuove realtà per la multinazionale giapponese. Vedremo un impegno maggiore nei confronti della VR? Difficile dirlo al momento, ma Andrew House, in un convegno tenuto a Tokyo con degli investitori, si è espresso su quelle che sono, a suo dire, le avventure migliori per la realtà virtuale:
Tendo a credere che questa generazione di VR si sposi meglio con contenuti brevi, piuttosto che con esperienze a lungo termine. Ovviamente non lo vedo necessariamente come un fattore negativo
Ciò non comporta direttamente che vi saranno soltanto titoli con queste caratteristiche, ma il fatto che Andrew House abbia espresso queste parole con degli investitori di Tokyo fa capire che, comunque, le regole a riguardo non saranno ben diverse dalla concorrenza. Detto questo, è pure difficile discostarsi dalla concorrenza, vista la posizione che detiene, al momento, Sony. E voi? Cosa ne pensate della maturazione dell’azienda, da questo punto di vista? Let us know!