Luckey difende le esclusive per VR: anche Sony fa così

Oggi vi abbiamo parlato di Feral Rites, un titolo particolare che all’E3 è riuscito ad attirare un gran numero di appassionati, grazie al nome di Insomniac Games a fare soprattutto da voce divulgratice in un ambiente che non ha spesso potuto presentare firme altisonanti. Nonostante ciò, le voci negative sulle prime sperimentazioni della storica casa di sviluppo non sono tardate a farsi sentire, con moltissime critiche che si sono rivolte verso Palmer Luckey per aver ingigantito il mercato delle esclusive sulla VR. Possiamo nominare diversi casi a riguardo, e quello di Serious Sam VR è stato il più recente ed eclatante. Dopo vari tentativi da parte di Oculus VR nel comprare il titolo come esclusiva temporale, Croteam ha rifiutato in maniera definitiva la proposta, dando delle informazioni per il rilascio sia su Rift che su Vive. È quindi comprensibile il motivo di tale astio, soprattutto per chi ha deciso di comprare il visore di HTC, per poi trovarsi tante esclusive svanire nel nulla, eppure è stato lo stesso Palmer Luckey che è voluto intervenire sul tema, legandosi alla recente conferenza di Sony.

L'annuncio di Resident Evil VII ha sconvolto motlissimi giocatori, sia per il passaggio della serie alla VR che, sopratutto, per l'esclusiva di Sony. Voi cosa ne pensate?
L’annuncio di Resident Evil VII ha sconvolto motlissimi giocatori, sia per il passaggio della serie alla VR che, sopratutto, per l’esclusiva di Sony. Voi cosa ne pensate?

E’ stato durante un’intervista di TechCrunch che sono fuoriuscite le dichiarazioni di Palmer Luckey nei confronti di PlayStation VR, per utilizzare un esempio che fosse vicino all’azienda e che giustificasse, allo stesso tempo, anche le scelte fatte da Oculus VR:

Vedete anche voi Sony che sta investendo allo stesso modo nel loro contenuto. Vogliono creare cose che possano sfruttare le loro caratteristiche nel miglior modo possibile. La realtà è che posso capire perché molte persone si sentono offese da tutto ciò, ma non vuol dire necessariamente che è un male per l’industria della VR, o che la sta frammentando, o che sarà un metodo sbagliato per lavorare a lungo nell’ecosistema.

Tra i recenti scandali che hanno colpito Luckey e Oculus VR, questo potrebbe essere l’ultimo che porterà molti utenti a passare verso la concorrenza. Sarà così? È difficile dirlo, eppure i non mi piace tra i video su YouTube stanno aumentando, così come le persone convinte nei forum di discussione da HTC Vive. Sarà questo passo a decidere le sorti di Oculus VR? Alla fine saranno le vendite a parlare, e quando usciranno i dati avremo la possibilità di analizzare la potenza del consumatore e della sua inestinguibile voce.

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