Il mondo dei videogiocatori, in questi giorni, è alle prese con il difficilissimo Bloodborne. Ma non tutti conoscono la storia del suo creatore, Hidetaka Miyazaki, che è stata oggi rivelata in un’intervista con The Guardian. Miyazaki non ha iniziato nell’industria dei videogiochi, ma ha iniziato nel settore IT della compagnia Oracle. Poi, come racconta, è arrivata la svolta:
A differenza di molti bambini in Giappone, non avevo un sogno, non ero ambizioso. Ico mi ha svegliato e messo di fronte alle possibilità del nuovo medium.
Non è stato un passo facile per Miyazaki che, dopo aver avuto questa rivelazione a 29 anni, si è ritrovato a cambiare lavoro, assistendo a un taglio dell’80% della sua paga.
La storia è affascinante e ricca di ispirazione: privo di esperienza, Miyazaki trovò un lavoro in From Software nel 2004. Qui, lavorando su Armored Core, sentì parlare di Demon’s Souls, all’epoca ancora un progetto che stava fallendo.
Ho cercato di capire se ci fosse un modo per prendere il controllo del gioco, se lo potessi trasformare in qualcosa che volevo. Nel peggiore dei casi, se le mie idee avessero fallito, non sarebbe importato a nessuno: era già un fallimento.
Miyazaki cambiò praticamente tutto il gioco, che finì per diventare un successo, e il resto è storia nota. Ema Kodaka, lo script editor di Miyazaki, spiega:
In Giappone, anche oggi, le persone solitamente si uniscono a una compagnia da laureati e vi rimangono per la vita. Cambiare carriera come ha fatto Miyazaki e, in 10 anni, diventare il presidente della compagnia, è senza precedenti in Giappone. È un’ispirazione.
Come racconta l’intervista, il segreto del successo per Miyazaki risiede nella vicinanza ai progetti, che gli permette di mantenere il controllo sui suoi giochi anche ora che ricopre la carica di presidente. Infine, se vi siete mai chiesti da dove Miyazaki prende l’ispirazione per i suoi mostri, abbiamo la risposta:
Mi capita di incontrare tanti altri presidenti di compagnia. Sono persone così strane. Sono affascinato da loro. Uso alcuni di loro come nemici nei nostri giochi.
Pensate, se Miyazaki non avesse abbandonato il suo lavoro da informatico oggi non avremmo la serie Souls, e tanto meno Bloodborne. Forse, la nostra vita sarebbe un po’ meno frustrante ma, sicuramente, più vuota.
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