La telenovela che ha accompagnato e sta tutt’oggi accompagnando il lancio di Oculus Rift sembra non avere mai fine. Come ricorderete, tutto è iniziato con presunti problemi di approvvigionamento di non meglio precisati componenti, problemi che hanno spinto la giovane azienda di Palmer Luckey ad ammettere di non riuscire a spedire in tempo tutti gli ordini pervenuti tramite il proprio shop online. Fortunatamente, la compagnia è brillantemente corsa ai ripari rimborsando le spese di spedizione a tutti gli utenti che hanno preordinato il Rift in qualità di early adopters, dimostrando in tal caso, e va detto, una certa lungimiranza. Ma facciamo ancora un passo indietro. I preordini del visore sono stati ufficialmente aperti lo scorso 6 gennaio e la data di lancio fissata al 28 marzo, giorno nel quale gli utenti si aspettavano, se non già di ricevere il proprio HMD, quantomeno di vederlo spedito, invece così non è stato. In rete è anche capitato che si siano accese accuse verso Oculus per aver stabilito dei tempi troppo stretti nella programmazione del lancio del proprio visore, seguendo una timeline impossibile da rispettare fedelmente nel caso in cui si fosse presentato un problema anche di lieve entità . Probabilmente la vera causa del ritardo di Oculus Rift è da ricercare nella somma e nell’incastro perfetto di due elementi scatenanti: primo, l’inevitabile inesperienza di Oculus nel campo della distribuzione su scala mondiale, in quanto azienda nata da pochi anni; secondo, l’aver sottovalutato la possibile insorgenza di problemi esterni. La possibile mancanza di pezzi necessari all’imballaggio, che si vociferava fossero i pad Xbox One inclusi nel bundle (che, se preordinato ora, non comprende più EVE: Valkyrie) potrebbe esserne il reale motivo? Microsoft, da parte sua, ha respinto con fermezza tali accuse, che si sono poi rivelate infondate. Come riportano diverse segnalazioni su Reddit, i problemi di lancio del Rift, le cui cause non sono ancora state del tutto chiarite, non hanno impedito ad alcuni utenti di aver già  ricevuto notifica di avvenuta spedizione del proprio visore.
La posizione di Oculus, per il momento, non cambia. Le spedizioni di Oculus Rift restano, almeno ufficialmente, previste in gran parte entro la fine del mese di luglio, e non sono ancora arrivate comunicazioni da parte dell’azienda che facciano pensare ad un sicuro anticipo valido per tutti. È evidente, dunque, che i Rift spediti ad aprile resteranno casi isolati. Non è chiaro quanta gente abbia ricevuto lo stesso trattamento, ma per il momento le ultime dichiarazioni della società lasciano trasparire una condotta piuttosto prudente, oltre a spiegare per quale motivo non sarà possibile spedire la gran parte dei visori entro la fine del mese.
Stiamo spedendo costantemente diverse unità ai consumatori giorno dopo giorno, e siamo concentrati nello spedirne quanti più possiamo nel minor tempo possibile. Stiamo facendo di tutto per far fronte alla carenza di componenti, ed ogni settimana cercheremo di incrementare il numero di pezzi spediti. Abbiamo anche aumentato la nostra capacità di produzione per consentirci di spedire più rapidamente un numero sempre maggiore di visori. Molti Rift saranno spediti a meno di quattro settimane rispetto a quanto originariamente previsto, e speriamo di impiegare meno tempo di quanto originariamente comunicato per spedirli tutti.
Queste parole da un lato confermano che diversi visori (quelli preordinati fra i primi) verranno spediti entro fine Aprile, dall’altro che l’azienda farà di tutto per spedire quelli rimanenti anche prima di fine luglio, così da anticipare leggermente le tempistiche comunicate in via ufficiale ai propri clienti. La politica intrapresa, comunque, è chiara: le unità saranno spedite man mano, in base alla loro disponibilità . Vada come vada, speriamo che questa storia si risolva per il meglio e che entro la metà dell’estate chiunque abbia dato fiducia ad Oculus prenotando un Rift possa finalmente averlo fra le proprie mani. E voi? Come giudicate, finora, il comportamento dell’azienda?