Abbiamo spesso parlato di come la realtà virtuale sia ancora una tecnologia sperimentale, rivolta ad un futuro nel quale il suo mercato potrà competere con quelli della cinematografia e del videogioco, ma la differenza sostanziale che si può rilevare nella VR rispetto ad altri media è il supporto che viene dato dalle più grandi aziende del mondo. Probabilmente è anche questo il motivo per cui la realtà virtuale riuscirà, secondo gli analisti della Strategy Analytics, a raggiungere un fatturato di 895 milioni di dollari nel 2016. Un numero sorprendente, considerando che le versioni definitive dei visori commerciali sono state messe in vendita solo da qualche mese a questa parte. Tra le varie aziende che hanno cercato di spingere la realtà virtuale nel mercato mainstream, va dato a Facebook il merito di aver imposto questa tecnologia nel futuro, grazie anche al sostegno di Oculus Rift e di Samsung Gear VR. Alla Facebook Developer Conference, anche nota come F8, organizzata a San Francisco dal 12 al 13 aprile, si staparlando di nuove strade e di nuove possibili applicazioni future. Un’idea in particolare, però, è stata fonte di discussione sin dal suo recente annuncio: stiamo parlando di un nuovo modo di concepire Facebook, che utilizzerà in toto la realtà virtuale.
Alla conferenza sono state mostrate due persone connesse a 55 chilometri di distanza tramite la realtà virtuale. La demo sociale di Facebook vuole, essenzialmente, fare in modo che si possa interagire con una persona senza che si senta quel distacco tipico di una chat. Un’idea comune e già realizzata in passato, quello è vero, ma la differenza sta nei controller di movimento e nell’ambiente che verrà scelto dagli utenti stessi. Entrambi indossavano degli Oculus Rift con gli ormai leggendari Oculus Touch e, stando fermi, hanno eseguito diverse azioni particolari, legate al disegno e alla fotografia. Il paesaggio, almeno nella demo, veniva raffigurato tramite una foto a 360 gradi, fornendo una maggiore immedesimazione e la possibilità di immortalare gli scatti. La particolarità della prova, mostrata nel video sovrastante, arriva quando una delle due persone inserisce la foto scattata in una casella di Facebook, pubblicandola sulla propria bacheca. Possibile che questa nuova interpretazione della VR possa rivelarsi vincente? Chissà, ma è innegabile che potrebbe portare, anche in un prossimo futuro, ad un’evoluzione graduale dello stesso social network.