La notizia di cui discutere oggi farà sicuramente felici tutti coloro che rimproveravano (e rimproverano) alla realtà virtuale di non consentire, nei videogiochi, un aspetto tecnico all’altezza della sua fama, anche considerata l’elevata richiesta in termini di hardware di cui visori come Oculus Rift ed HTC Vive hanno bisogno per funzionare su PC. Le principali aziende produttrici di software ed hardware stanno lavorando alacremente in tal senso, ed una delle prime ad uscire allo scoperto è stata Nvidia. L’azienda statunitense, leader nel settore delle schede video nonché produttrice di schede madri e di software pensati ad-hoc per accompagnare le nostre sessioni di gioco, è uscita allo scoperto togliendo i veli ad Iray VR, versione per virtual reality del suo avanzatissimo motore di rendering in tempo reale. Il tool simula il comportamento fisico delle luci e delle superfici degli oggetti, rispecchiando fedelmente il loro comportamento reale, ed è compatibile con un’ampia gamma di software per PC: Revit, Maya, Cinema 4D, 3DS Max ed altri. Grazie ad esso i titoli per realtà virtuale potranno guadagnare, nei prossimi anni, una qualità grafica paragonabile ad un film Pixar. Almeno, stando a ciò che afferma Nvidia.
Impiegato in combinazione con la realtà virtuale, il motore raggiunge risultati strabilianti: è infatti in grado di renderizzare una scena a 360 gradi e da diversi punti di vista. Sfortunatamente, allo stato attuale il tool è impossibile da utilizzare su di un normale PC, richiedendo una macchina con un processore da ben più di 10 core, accompagnato da un’avanzatissimo processore grafico: caratteristiche da fantascienza, assolutamente irraggiungibili per il mercato consumer, se non nel giro di una decina d’anni. La demo che era possibile provare alla GPU Technology Conference 2016 girava ad un frame rate spaventosamente basso, sebbene il dettaglio grafico non fosse elevato. Nvidia, però, ha pensato anche agli utenti che non abbiano trafugato un computer alla sede centrale della NASA, sviluppando una versione lite di Iray appositamente per il mercato consumer, la quale consente di renderizzare la scena da un punto di vista singolo, alleggerendo il carico sulla GPU. Questa tecnologia fungerà da base per molti titoli graficamente complessi in uscita nei prossimi mesi ed anni, anche su virtual reality, e per poterla sfruttare appieno su VR occorrerà quasi sicuramente aspettare la serie di GPU Pascal, in uscita tra fine 2016 ed inizio 2017. Le premesse affinché questa tecnologia funzioni a dovere anche utilizzando un headset sono buone, ma la strada da percorrere, sebbene sia quella giusta, è ancora lunga.
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