Padre va sulla Luna in VR e si commuove

Uno degli aspetti più affascinanti della realtà virtuale è che è in grado di far sperimentare alle persone esperienze che, con tutta probabilità, non proveranno mai nella loro vita, vuoi per motivi economici o per limiti fisici. Per avere un’idea di quanto possa essere potente il medium della VR, potete dare un’occhiata a quanto postato da un fan del Rift, che ha ripreso il padre mentre gioca a The Apollo 11 Virtual Reality Experience, software immersivo realizzato da VR Education.

Il padre di questo ragazzo aveva un sogno: andare nello spazio. Ma, si sa, l’ultima frontiera è inaccessibile per la maggior parte delle persone, almeno finché i viaggi extraorbitali non diminuiranno di prezzo, e per questo ci vorrà ancora qualche decennio. Ecco allora che entra in scena la realtà virtuale, che a un costo decisamente molto inferiore può permettere a chiunque di arrivare sulla luna. La reazione del padre è commovente, al punto che potrebbe sembrare quasi uno spot della VR, pensato per chi ha ancora delle remore sulla potenza del medium.

Ecco cos’ha dichiarato Hoopmation, autore del video: “È stato difficile vedere mio padre giocare la demo dell’Apollo 11 in VR con Oculus Rift DK2. Non mi aspettavo che lo colpisse fino a questo punto. Sapevo che ha sempre voluto andare nello spazio, così ho pensato che avrei potuto portarglielo. Oculus e VR Education: avete aiutato mio papà ad avere un piccolo assaggio del suo sogno di una vita. Posso solo sperare che un giorno sarà in grado di viverlo per davvero. Grazie per aver fatto piangere mio padre.”

La demo dell’Apollo 11 è disponibile gratuitamente, e contiene al suo interno dei video di repertorio della Nasa, che permettono di scoprire di più sull’allunaggio del 1969 e di viverlo in prima persona. Siamo certi che il video di Hoopmation farà il giro del mondo, un po’ come quello dell’anziana signora che prova il rollercoaster: è proprio il tipo di pubblicità positiva di cui il medium ha bisogno. Le possibilità della VR sono sconfinate, ed è emozionante pensare alla grandezza del sogno di Palmer Luckey: un giorno, magari, le esperienze immersive saranno talmente ben realizzate e indistinguibili dalla realtà che andare nello spazio sarà un’esperienza a portata di tutti. Voi cosa ne pensate?