Si è parlato, e si continuerà a farlo, molto a lungo delle possibilità offerta dalla VR nel campo gaming. Ma non dobbiamo dimenticarci che Oculus VR è stata pur sempre acquistata da Facebook per 2 miliardi di dollari. Gli scenari di integrazione tra la VR e il social networking, dunque, appaiono quanto mai interessanti. E Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, si aspetta che la tecnologia “diventi la norma” in futuro.
Proprio oggi Zuckerberg ha tenuto una sessione di Q&A sulla sua piattaforma, toccando diversi temi, tra cui proprio la VR. “Prima di tutto, le persone stanno guadagnando il potere di condivedere in modi sempre più ricchi. Un tempo condividevamo solo tramite il testo, e adesso lo facciamo perlopiù con le foto. In futuro i video saranno ancora più importanti delle foto. Dopodiché, le esperienze immersive come la VR diventeranno la norma. E così, avremo il potere di condividere appieno con le persone le esperienze, a livello sensoriale ed emozionale, quando ci pare”.
Lo scenario prospettato da Zuckerberg ha sicuramente fantascientifico, ma è puro cibo per la mente. Il mondo sta per cambiare, e la realtà virtuale sta trainando la rivoluzione. Ma Zuckerberg sembra anche essere interessato al potenziale concesso dall’AR.
“In secondo luogo, le persone stanno guadagnando il potere di comunicare più frequentemente. Eravamo abituati a essere con qualcuno in persona. Poi abbiamo avuto questi pesanti computer alle nostre scrivanie o che potevamo portarci in giro. Adesso abbiamo questi incredibili device nelle nostre tasche tutto il tempo, ma li usiamo solo periodicamente durante la giornata. In futuro, avremo l’AR e altri device che potremo indossare tutto il tempo, per migliorare la nostra esperienza e la comunicazione”.
Zuckerberg conclude infine immaginando un futuro persino più lontano:
“Un giorno, io credo che saremo in grado di spedirci l’un l’altro, per intero, dei pensieri ricchi, usando la tecnologia. Sarete in grado semplicemente di pensare a qualcosa e i vostri amici saranno immediatamente in grado di provarla anche loro, se vi va. Questa sarebbe la tecnologia di comunicazione definitiva”.
Scenari forse persino un po’ inquietanti per chi ha paura che la sua privacy venga meno o che Facebook possa diventare un giorno uno strumento di controllo