Ex Machina porta la singolarità al cinema

La fantascienza è sempre premonitrice di ciò che accadrà nel nostro mondo. E temi come le intelligenze artificiali stanno diventando da lungo tempo ricorrenti nelle sceneggiature, portando all’attenzione delle persone argomenti che, un tempo, erano esclusivo appannaggio dell’accademia. L’IA, con la sua incessante evoluzione, pone degli interrogativi che diventano sempre più pressanti, e saranno proprio questi al centro di Ex Machina, il nuovo film scritto e diretto da Alex Garland (28 giorni dopo, Sunshine, Dredd), al suo debutto alla regia. Dopo Her di Spike Jonze, un altro film prova a immaginare le relazioni tra un essere umano e un sintetico, questa volta aggiungendo l’elemento della gelosia. Si tratta infatti di un thriller psicologico, che immagina un triangolo amoroso tra due uomini e una bellissima donna robot.

L’idea è quanto meno intrigante, dal momento che andrà a toccare temi più che mai attuali, come la questione sull’umanità dell’intelligenza artificiale: che cosa rende il cervello umano veramente diverso da quello di una macchina, e fino a che punto queste potranno essere considerate soltanto dei simulacri e non degli esseri senzienti? In Ex Machina saranno anche esplorati concetti innovativi, come un Test di Turing dal vivo, ossia una prova per determinare se il comportamento di una macchina sia distinguibile o meno da quello di un essere umano. La cosa che sembra più affascinante, e che renderà il film valido qualora riuscisse ad affrontarla puntualmente, è la questione su come una macchina possa reagire di fronte alla complessità delle emozioni umane. Quando parliamo dei nostri sentimenti, infatti, parliamo di una rete fittissima di sensazioni e connessioni, in grado di scatenare un formidabile effetto farfalla, soprattutto quando nell’equazione entrano altri esseri con cui relazionarsi. Può un robot riuscire ad eguagliare una simile tempesta di impulsi?

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Ex Machina è un film di fantascienza, ma parla di argomenti che potrebbero divenire presto realtà. Gli scienziati attendono infatti con un certo timore l’avvento della cosiddetta “singolarità”, ossia il momento in cui la capacità di calcolo delle macchine riuscirà a superare quella del cervello umano. Per il celebre scienziato Stephen Hawking, l’umanità dovrebbe cominciare a preoccuparsi.

Il film uscirà al cinema in Italia a partire dal 30 aprile, e vedrà la partecipazione di Domhnall Gleeson (Black Mirror), Oscar Isaac (Sucker Punch) e Alicia Vikander (Anna Karenina).

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