Abbiamo più volte ribadito gli impieghi che possono essere fatti della VR per migliorare il nostro mondo. Ora, abbiamo delle prove scientifiche a sostegno. Un nuovo studio ha infatti scoperto che delle ragazze teenager avevano meno probabilità di diventare vittime di assalti sessuali, dopo aver imparato a resistere in maniera assertiva a delle avances sessuali. Come avevano imparato? Grazie a un’ambientazione virtuale dove poter sperimentare senza rischi. Il progetto, americano, si chiama My Voice, My Choice (“La mia voce, la mia scelta”).
Gli effetti sono durati per un periodo di tre mesi dal training, ha dichiarato la psicologa clinica Lorelei Simpson Rowe, principale autrice dello studio. “L’intento del programma è aumentare la possibilità che le ragazze usino queste skill nella vita reale. La ricerca ha dimostrato che skill sono più facili da praticare se attuato in un ambiente realistico, così abbiamo usato la realtà virtuale per aumentare il realismo”.
Ma come funziona questa applicazione? Attraverso un visore (presumiamo Oculus Rift), le ragazze venivano connesse a un software simulativo. Ognuna delle partecipanti poteva vedere un avatar maschio seduto a fianco a loro sul divano di una stanza da letto virtuale. Le parole dell’avatar, l’espressione facciale e i movimenti venivano manipolati via computer da un attore maschio. Le ragazze interagivano con l’avatar in una varietà di simulazione, osservate dai fautori dello studio.
Le simulazioni prevedevano vari gradi di assalto sessuale: iniziavano infatti con degli scenari meno intensi, dove il maschio era lievemente insistente, e chiedeva per esempio il numero di telefono della ragazza. Gli scenari contemplavano poi situazioni esponenzialmente più gravi, come costringere la ragazza a baciarlo, diventando più aggressivo nelle parole e facendosi più insistente di fronte alla resistenza.
Il programma My Voice, My Choice non ha ridotto la percentuale di vittimizzazione fisica. Tuttavia, tra quelle ragazze che avevano dei tassi più alti di vittimizzazione proveniente da una violenza subita durante un incontro, l’aver completato My Voice, My Choice è stato associato con delle percentuali minori di vittimizzazione psicologica. Il risultato sono state delle percentuali minori di stress psicologico.
Un’ottima partenza, dunque, che dimostra come Oculus Rift sia uno strumento potente non solo per il gaming, ma per il benessere della nostra società.