Jesse Joudrey è il creatore di VRChat, un’applicazione sociale per Oculus Rift che permette di incontrarsi con altre persone. Una versione embrionale del metaverso visto in classici come Snow Crash di Neal Stephenson, tanto che vengono organizzati regolarmente raduni al suo interno da appassionati di VR. Joudrey ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni riguardo alla sua visione dello sviluppo in VR, che vi riportiamo di seguito.
Joudrey innanzitutto racconta che: “I momenti più divertenti che ho passato in VR erano tutti all’interno di ambienti sociali. È molto più facile per un amico essere simpatico lì sul momento, piuttosto che scrivere una battuta che sarà divertente per persone che non conoscono. Joudrey racconta poi di quale sia stata la sorpresa più grande che ha ricevuto da quando ha iniziato a lavorare nella VR: “C’erano solo pochi di noi all’inizio, quando è stato lanciato il DK1, e sembrava che la VR sarebbe stata un’industria indie per un po’, e le uniche persone con un prodotto da lanciare con la CV1 sarebbero stati gli studi indie. Ma, poiché la CV1 è stata posticipata più e più volte, dei player più grandi hanno cominciato a essere coinvolti. Ora sembra che il lancio della CV1 sarà difficile da affrontare per i team più piccoli. Ciò è grandioso per l’industria, ma potrebbe essere una sfortuna per alcuni miei amici che hanno difficoltà nel fare la transizione”.
Il designer, interrogato su quale sarà secondo lui l’applicazione più utile per la VR, ha risposto: “È strano, nessuno mi chiede mai “qual è l’applicazione più utile della vera realtà ?” ma penso che la risposta sia la stessa. Alla fine credo che saremo in grado di fare quasi tutto in VR, per cui le applicazioni saranno le stesse e dovremo soltanto scegliere quale realtà usare scegliendo di volta in volta. Credo che la realtà autentica sarà buona se vi trovate in compagnia di altre persone con cui volete stare, mentre la realtà virtuale lo sarà nei casi in cui vi trovate da soli.
Joudrey poi lancia un appello agli aspiranti developer: “Non c’è niente che vi ferma. Scaricate Unity e l’SDK di Oculus. Trascinate il pacchetto dell’Oculus player nella scena e siete uno sviluppatore VR. Andate avanti!”
Infine, Joudrey si è soffermato su quello che è, secondo lui, il futuro della VR: “Be’, molte persone nella community hanno visto come la VR può cambiare in meglio molte cose. Ci sono applicazioni che funzionano per l’occhio pigro, il disturbo da stress post-traumatico, la riduzione del dolore, il marketing, il divertimento interattivo e non e sì, la socializzazione. Anche se probabilmente ci vorrà molto tempo per la VR per diventare il nostro primo canale, il mio desiderio è che in 10 anni la VR sarà usata un po’ in tutti i campi”.
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