I tweet di John Carmack, chief technical officer di Oculus VR (nonché creatore di Doom) sono spesso interessanti ma, altrettanto spesso, piuttosto difficili da comprendere, a causa del loro linguaggio tecnico altamente specializzato. Questo non ci fa desistere tuttavia dallo stalkerare il nostro tecnocrate preferito, che a quanto pare sembra essere parecchio appassionato del social network dell’uccellino.
L’ultima dichiarazione, un po’ meno sibillina delle altre, riguarda la sua visione riguardo a quelli che saranno i prodotti di maggior consumo per la realtà virtuale. Si potrebbe pensare che, data la sua provenienza dal mondo dei videogiochi, Carmack pensa che saranno proprio i titoli interattivi la principale attrattiva di Oculus Rift. Sbagliato. Ecco quello che scrive oggi:
“La folla di hardcore gaming non capisce quanto saranno importanti le fotoe i video panoramici per la VR”
Capito, hardcore gamer? Carmack non fa che confermare l’aria che tira in Oculus VR, a partire dallo stesso Palmer Luckey, che non vede nel gaming l’unico campo di applicazione della tecnologia. Al contrario, e l’acquisizione da parte di Facebook è lì a dimostrarlo, Oculus apre scenari nel campo del turismo virtuale e della condivisione visiva.Â
Clicca sulla copertina per leggere