Gli ologrammi sono una realtà

Sentire per credere. Un sistema che utilizza le onde sonore per creare ologrammi a mezz’aria, dando la possibilità di toccare oggetti virtuali in 3D con le proprie mani, è pronto a portare la realtà virtuale nel mondo fisico. L’aggiunta di un senso come il tatto, così come la vista e il suono, renderà più semplice immergersi completamente nella VR, dando per esempio la possibilità a medici di poter tastare un oggetto individuato attraverso una TAC.

Inoltre per ambiti museali sarà possibile riprodurre reperti inestimabili altrimenti inaccessibili al pubblico, lasciandolo all’interno della teca al sicuro. Ben Long e i suoi colleghi presso l’università di Bristol, Regno Unito, hanno migliorato la loro tecnologia UltraHaptics in grado di proiettare contorni di una mappa in 2D all’interno di un monitor. Adesso onde ad alta frequenza emesse da una serie di piccoli altoparlanti creano la sensazione di toccare oggetti mobili invisibili.

benlong

Quando il suono colpisce la mano la forza delle onde sonore genera una pressione su di essa. Per rendere possibile il salto da semplici contorni a forme piene, la squadra ha aggiunto un sensore Leap Motion per tracciare la posizione esatta delle mani dell’utente. Conoscendo la posizione esatta delle mani rispetto all’oggetto virtuale, il sistema permette di produrre ultrasuoni a diversa frequenza in grado di distinguere diverse parti dell’oggetto replicato. Parti molli o più consistenti per esempio muovendo le proprie mani nel vuoto. Sébastian Kuntz di I’m in VR, sviluppatore in VR a Parigi, Francia, così si è espresso:

“Senza la sensazione del tatto è come se ci trovassimo all’interno di un sogno e non si percepisce l’ambiente circostante come reale. Puoi solamente osservare, non hai tutte le sensazioni per percepirlo. Anche se ci sono discrepanze il cervello lega tutto ciò che avverte per fare un quadro generale e ricostruire l’oggetto.”

Long aggiunge:

“Finora i ricercatori hanno testato diverse forme includendo sfere e piramidi. Essi sembrano vibrare dolcemente nello spazio. Il livello dei dettagli di tali oggetti virtuali è limitato, ma usando altoparlanti più piccoli la loro risoluzione nella realtà dovrebbe migliorare.”

Il team avverte che sono stati già contattati da aziende interessate al prodotto per applicazioni commerciali. Il progetto sarà presentato alla interactive tech conference SIGGRAPH Asia in Shenzhen, Cina, il 3 dicembre. Stuart Cupit, direttore tecnico di Inition, uno studio di design a Londra è rimasto impressionato da questo prodotto:

“Il tatto è qualcosa che effettivamente manca alle interfacce virtuali.”

V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V007 Mensile