Nel corso di una recente intervista, il CEO di Take-Two Strauss Zelnick si è espresso in merito alla realtà virtuale, affermando quanto segue:  “Il gaming non è ancora pronto per realtà virtuale, siamo preoccupati di come gli utenti usufruiranno dei nostri giochi per un lungo periodo di tempo, anche perché il fattore del motion sickness non è da sottovalutare. E inoltre, dopo averla provata io non sono sicuro di quanto l’utenza sia disposta a giocare con una sorta di casco perennemente in testa, poi è ovvio che se l’utenza vorrà noi saremmo in prima linea per fornirgli le esperienze VR.”
Zelnick ha poi dichiarato che Microsoft gli ha fornito una dimsotrazione della sua realtà virtuale e nonostante sia rimasto sorpreso dalla prova fatta, il CEO ha affermato che non vede ragioni per le quali la compagnia debba cambiare il suo modello di buisness dato che preferiscono seguire velocemente una determinata corrente piuttosto che esserne precursori.
Zelnick ha concluso, affermando che nessun altro ha nel proprio portfolio le IP che possiede Take-Two.
Io, la penso allo stesso modo, non son convinto che il gaming sia pronto per una tale rivoluzione concettuale, in quanto viviamo in un industria ancora saldamente ancorata a vecchi ed oramai obsoleti sistemi di buisness difficili da scardinare. Tuttavia, la mia speranza è che la VR porti una nuva ondata di creatività che vada ben oltre le applicazioni esterne al mondo del gaming.
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