Le interfacce VR fanno ancora schifo

Le modifiche per applicare il supporto ad Oculus Rift per giochi già usciti sono sempre più frequenti, soddisfando i nostri desideri di vedere vecchie glorie da una prospettiva diversa. Spesso tuttavia questi adattamenti si rivelano eccellenti per quanto riguarda la conversione del gioco, ma lasciano molto a desiderare invece sull’interfaccia e i menù testuali.

Purtroppo i menù vengono spesso trattati come elementi di contorno non degni di un adeguato lavoro, ma un’interfaccia in realtà virtuale realizzata come si deve aiuta molto ad aumentare il senso di immersività nel gioco. Questo è un concetto che si applica perfino nei giochi “normali”: basti pensare a come fossero un elemento fondamentale per creare l’atmosfera i menù olografici in Dead Space, espediente poi riproposto in altri titoli di successo come Watch Dogs.

20100208204933 Creare quindi un’interfaccia adeguata è una sfida di design abbastanza impegnativa e non da sottovalutare specialmente per i titoli in VR. Sfida che una modifica amatoriale del gioco Richards Burns Rally ha accettato in maniera tanto singolare quanto efficace: invece di convertire i menù in realtà virtuale, lo sviluppatore ha ricreato la realtà stessa attorno ai menù, che sono quindi rimasti in due dimensioni come l’originale, ma vengono visualizzati in uno schermo virtuale all’interno di una stanza virtuale. Fin qui la novità è relativa, infatti non sarebbe la prima volta che attraverso Oculus entriamo in una stanza virtuale con la possibilità di giocare a vecchi titoli attraverso uno schermo/console virtuale (come ad esempio NewRetroArcade), ma il vero colpo di genio è il modo in cui si passa dai menù al gioco vero e proprio: il nostro alter ego infatti indossa un Oculus Rift digitale e si immerge (o meglio, ci immerge) all’interno di Richard Burns Rally. Un Oculus Rift dentro Oculus Rift.

In questo modo si ha una completa illusione di essere in un ambiente virtuale durante la gestione dei menù, per poi essere portati direttamente dentro il nostro bolide pronti per una sana gara di rally: un espediente geniale e decisamente particolare, che aggiunge un grande valore all’esperienza completa.

Di seguito potete vedere in azione la modifica a Richard Burns Rally, in modo da farvi un’idea più chiara di come funziona il tutto. E voi? Come pensate verranno implementati i vari menù testuali nei giochi del futuro nativi per Oculus Rift? Oppure per voi l’importante è il gioco e non fate caso all’interfaccia di contorno?

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