Mike Hayes dice la sua sul futuro della realtà virtuale

IBTimes UK ha recentemente intervistato Mike Hayes, ex CEO di Sega Europe and America, per discutere del rivoluzione della realtà virtuale e dei suoi molteplici utilizzi al di là del gaming.
Vi riproponiamo qui di seguito i punti più inetressanti dell’intervista

IBTimes UK: Perché la realtà virtuale è il futuro?

Mike Hayes: Lo è sotto diversi aspetti. Credo che indirizzerà il gaming e le varie applicazioni esistenti in una dimensione più orientata al movimento. Soprattutto nel campo del gaming abbiamo atteso per lungo tempo che la realtà virtuale diventasse…realtà appunto.

Ovviamente questo non è l’unico campo di utilizzo. Ci sono molti altri aspetti della vita quotidiana che potranno beneficiarne, come la sanità, l’educazione, le interazioni sociali e molto altro. Credo che la VR avrà un impatto notevole su queste cose e cambierà il modo nostro modo di approcciarsi a esse.

Anche i nomi che stanno dietro allo sviluppo hardware fanno ben sperare. Facebook con Oculus, Samsung, Sony, sono tutte grandi aziende che si impegneranno per portare la tecnologia al successo.

Sembra che la rivoluzione della VR ci stia mettendo molto tempo per arrivare sugli scaffali. Sa dirci il motivo?

Penso sia per il livello di tecnologia richiesto per arrivare a un  livello di immersività che ti faccia sentire dentro un mondo reale. Adesso abbiamo una combinazione di tecnologia immersiva, conoscenza del settore da parte degli sviluppatori e accessibilità economica. Bisogna solo mettere insieme al meglio questi pezzi per rendere accessibile la VR al grande pubblico e io penso proprio che diventerà un nuovo mezzo d’intrattenimento prodotto su larga scala.

Pare che l’industria del videogioco sia il settore principale di applicazione per la VR. Come pensa che la VR potrà avere successo laddove altri metodi di intrattenimento, come gli occhiali 3d e il motion control, hanno fallito?

Avrà successo perché negli altri casi c’era un complesso set di accessori che si frapponeva tra l’utente e l’esperienza di gioco.

Il 3D era più che altro un elemento scenico, e in effetti servivano solo degli occhiali di plastica per sfruttarlo. Il motion control, invece, necessitava di interfacce particolari che dovevano a loro volta interagire con le piattaforme a cui si era già abituati.

Con ciò che offrono Oculus e Sony, si avrà qualcosa di sofisticato ma che non distrae dall’esperienza di gioco.

Quanto ritieni importante la VR per il futuro dell’industria videoludica del Regno Unito?

La ritengo fondamentale. Credo che la VR sia la cosa più rilevante all’interno dell’industria del videogioco dalla comparsa degli smartphone. Sarà la prossima sfida per quanto riguarda i nuovi metodi di intrattenimento. Noi del Regno Unito abbiamo sempre avuto tra i migliori game engineers del mondo e sento che dobbiamo seguire il percorso della VR, perché possiamo arrivare a grandi cose.

Prima che Facebook acquistasse Oculus le persone non avevano compreso appieno le potenzialità della VR al di là del gaming. Dov’è che la realtà virtuale avrà il maggiore impatto?

Penso che l’industria del videogioco sia una sorta di pioniere. Negli anni ’80 i videogiochi erano diavolerie per geek che non interessavano a nessuno. Adesso i videogiochi sono diventati un business da 65 miliardi di dollari, un prodotto che fa parte della vita dei due terzi delle persone del Regno Unito.

Nei prossimi anni sarà pronto il terreno per il mercato della VR, con una sua fetta specifica di mercato, ma non necessariamente limitata ai videogiochi. Provate a immaginare le scuole che insegneranno grazie a questa tecnologia, o alle possibilità per quanto riguarda le simulazioni delle emergenze.

Tutto sarà guidato dall’industria del gaming, ma la VR non rimarrà confinata a quell’ambiente, anzi nel futuro il gaming sarà solo una piccola parte dei metodi di impiego della realtà virtuale.

Sei preoccupato per quanto riguarda eventuali usi impropri della VR?

Tutte le nuove tecnologie portano incertezze. Mi ricordo quando ho visto il Wii per la prima volta e ho pensato “Davvero vi aspettate che ci mettiamo in piedi ad agitare quegli affari?” ma tutti sanno il successo che ha avuto poi la console.

La VR avrà successo, ma lo avrà maggiormente fra gli utenti casual o fra gli hardcore gamers? Da che parte si investirà di più? Chi vincerà, Oculus o Morpheus? Quali altri fattori entreranno in gioco? Personalmente non lo so, ma immagino sarà un fenomeno che avrà un impatto su larga scala.

A staff of Sony Computer Entertainment tries out Play Station 4's virtual reality headset Project Morpheus at its booth in Tokyo Game Show 2014 in Makuhari, east of Tokyo

Credi che entrerà in scena anche Microsoft?

Non ne ho sinceramente idea, ma non sarei sorpreso se succedesse. Lo stesso discorso vale per Nintendo.

Nintendo preferisce innovare piuttosto che seguire la scia. In una recente intervista Shigeru Miyamoto ha dichiarato di non essere un fan della VR, secondo lui potrebbe allontanare dal multiplayer locale che hanno cercato di promuovere. Forse però non potranno ignorare completamente il fenomeno…

Forse,  oppure può darsi che troveranno un modo per adattare le VR alle loro esigenze. Davvero, non ne ho idea.

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