James Cameron sbadiglia pensando a Oculus

Se si considera tutto il tempo che James Cameron ha passato lavorando a film in cui i personaggi portano visori per realtà virtuale (come Avatar e Strange Days), viene naturale credere che il regista possa essere entusiasta al pensiero di avere nel mondo reale la stessa tecnologia (o quasi) presente nei suoi film. E invece no.

Oculus Rift, infatti, non sembra stuzzicare affatto il buon Cameron.

“Sembra che ci sia tanto entusiasmo attorno a questa cosa, ma a me fa solo sbadigliare. Queste idee non sono novità, nè il visore nè i giochi. Io penso alla VR tutti i giorni, vedo personaggi all’interno di un mondo virtuale.

Cameron di recente ha anche fatto una recensione, non proprio entusiasta, del visore di Palmer Luckey, anche se non ha menzionato specificamente cosa non lo entusiasmasse in termini di tecnologia.

Ha un buon prezzo, un buon display, solo che non riesco a vederne un uso innovativo, almeno per ora.

Il regista sembra più interessato alle telecamere a 360 gradi che consentono di muoversi all’interno dell’ambiente filmato. Tuttavia ha messo le mani avanti, dichiarando di non aver intenzione di produrre niente con tale tecnologia finchè non avrà finito i suoi progetti legati ad Avatar.

Probabilmente non prende nemmeno in considerazione l’idea che questi film verranno visti sfruttando l’headset per la VR, forse anche per via di come sono stati tiepidamente accolti dal pubblico i televisori e gli occhiali per il 3D.
Lui stesso ha sostenuto questa tecnologia, ma ora ha smesso di fare pronostici a riguardo.

Ci vorrebbe qualcosa che segni una svolta, tipo un iPad 3D, per far sì che le persone accettino questa tecnologia nella vita di tutti i giorni.

E vi cosa ne pensate? Idee troppo “estreme” o si tratta di un pensiero comprensibile visti i trascorsi del regista?

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