Se siete nostri lettori abituali (e voi lo siete…vero?) saprete già della collaborazione tra Oculus e Samsung per la realizzazione di Gear VR, un visore per la realtà virtuale compatibile con il Galaxy Note 4. Sui motivi che hanno spinto le due società ad unire le forse ne abbiamo già ampiamente parlato in diversi articoli, ma quale è il vero obiettivo di Samsung? Senza entrare in complotti paranormali che coinvolgono Illuminati, Rettiliani, Templari e tutte le sette segrete che di solito vengono associate alle varie cospirazioni mondiali restiamo con i piedi per terra, e cerchiamo di analizzare la situazione grazie anche ad alcune indiscrezioni che arrivano direttamente dalla scorsa Oculus Connect.
Secondo alcune voci di corridoio, Samsung non ha intenzione di restare per sempre uno strumento per la divulgazione di software prodotti da Oculus per il Gear VR: l’obiettivo del colosso coreano è sfruttare la realtà virtuale per incentivare le vendite dei suoi futuri smartphone, che con il passare del tempo diventeranno ancora più potenti, e al tempo stesso slegarsi dal sistema operativo Android di Google in favore di un altro sistema esclusivo di Samsung.
Certo, la collaborazione con Oculus è stata necessaria e fruttuosa per entrambe le società (Oculus ha avuto accesso agli schermi OLED per il Rift, mentre Samsung alla tecnologia di head-tracking e supporto per i software), ma se ciò dovesse rivelarsi vero nei prossimi anni Samsung potrebbe cercare una maggiore indipendenza, e quando i tempi saranno maturi sia a livello hardware che software slegarsi completamente sia da Oculus che da Android.
Vi ricordiamo che si tratta solo di una speculazione e ipotesi, ma bisogna ammettere che effettivamente c’è molto senso logico in questi rumor. E secondo voi? Samsung “pugnalerà” alle spalle le società che gli hanno permesso di arrivare all’attuale successo? Oppure manterrà comunque i contatti anche in vista di future collaborazioni?