Daniel Pots, così nasce Darkfield VR

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Daniel Pots, sviluppatore, lavora con un team di tre persone alla creazione di Darkfield VR, uno dei più promettenti sparatutto spaziali per Oculus Rift. Sta cercando di dare del suo meglio occupandosi principalmente di programmazione, texturing e modelling.

Racconta che ama cucinare nel tempo libero e che sulla sua scrivania non può mancare una vecchia tastiera, della carta stagnola per amplificare la connessione Wi-Fi rubata, un barattolo vuoto di anacardi, un bicchiere di “Federweißer” e altre cose inutili.

Il suo collega Mark, non ha saputo attendere l’arrivo del DK1 e lo ha spinto, tempo fa, a costruire con lui un visore tutto personalizzato usando un Nexus 7, delle lenti MTBS e del cartone, al quale hanno dato il simpatico nome Hackulus.

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Rivela anche di soffrire parecchio di nausea durante l’uso del visore e non riesce ad utilizzarlo per molto tempo. Il suo tempo massimo di gioco con Darkfield VR non supera i 20 minuti né col DK1 né col DK2 e quando vede un bug sente immediatamente la necessità di fermarsi e cercare di risolverlo, perché altrimenti si dimenticherebbe di esso. Tra i momenti più strani vissuti con la VR adora ricordare il seguente:

Ho fatto provare il DK1 a mia nonna. Lei è malata ed è costretta a vivere in casa. Anche se non ha mai avuto alcuna esperienza con computer, videogiochi o altro, ha provato il Rift Coaster e ha pensato per qualche istante di essere veramente in giro su dei binari. Ora passa il tempo a chiedermi “Posso portare quegli occhiali anche io? Posso rivedere il mio luogo di nascita?”. In quel momento ho pensato per la prima volta che la VR fosse davvero pronta per le masse.

Tra le esperienze più divertenti, sarcastico, preferisce quelle durante le quali qualcun altro ha cercato di strapparsi via dal viso il visore perché era spaventato.

Secondo Daniel la destinazione d’uso maggiore del Rift, oltre al mondo videoludico, si realizzerà su Street View e nella progettazione CAD. Darkfield è il suo primo gioco. Ha iniziato a svilupparlo insieme al team puntando sulla cooperazione per la realizzazione del gameplay sul quale sono stati d’accordo sin dall’inizio. Sperano anche loro di raccogliere abbastanza soldi durante la campagna Kickstarter per rendere al massimo l’atmosfera del gioco, raffinando la storia o doppiando i personaggi. L’idea è che Darkfield potrebbe essere pronto per l’estate 2015 per l’utilizzo con Oculus Rift.

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