Stanford: tagliare un albero in VR aiuta l’ambiente

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Abbiamo più volte trattato i molteplici usi della realtà virtuale oltre l’ambito videoludico. Ora, uno studio di Stanford rivela che la VR potrebbe essere uno strumento da usare per convincere le persone ad adottare determinati comportamenti virtuosi. Insomma, una sorta di pubblicità progresso, ma con una forza impareggiabile.

L’Università di Stanford ha infatti realizzato un’applicazione immersiva, che mette gli utenti al centro di una foresta virtuale. Grazie a Oculus Rift, delle periferiche tattili e un sistema surround, l’utente ha l’illusione di abbattere un albero. Ogni singolo istante di quest’azione viene fatto vivere in prima persona, con una gravità che sarebbe impensabile adottando uno strumento non immersivo.

Ed ecco i risultati. Stanford ha infatti rivelato che, dopo quest’esperienza VR, i partecipanti hanno ridotto del 20% lo spreco di carta, e sono stati più propensi a cercare beni riciclati in futuro. Chi ha semplicemente guardato un video e letto articoli sulla deforestazione ha avuto un risultato simile, sì, ma la differenza è che non durato più di una settimana. Questo dimostrerebbe non solo che un’esperienza vissuta in VR rimane impressa più a lungo, ma che vivere con i propri occhi una determinata azione può avere degli straordinari effetti didattici.

La ricerca è ancora in fase preliminare, ma gli scenari che apre sono innumerevoli: si concretizza sempre più la visione di Palmer Luckey, creatore di Oculus Rift, per una realtà virtuale in grado di cambiare e migliorare il nostro mondo.

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